Politica
July 20 2023
La Terza Rata del Pnrr è oggetto di un importante accordo tra il governo italiano e la Commissione Europea. Secondo lo schema d'intesa concordato, i 19 miliardi di euro previsti per la Terza Rata non verranno erogati completamente. Circa mezzo miliardo di euro sarà accorpato alla Quarta Rata, portando così la richiesta complessiva di quest'ultima a 16 miliardi.
Tra gli obiettivi principali della Terza Rata, vi è la creazione di 7.500 nuovi posti letto negli studentati. Tuttavia, la realizzazione di tale obiettivo sarà prorogata fino alla richiesta della Quarta Rata di 16 miliardi. È importante sottolineare che i finanziamenti destinati all'Italia non saranno persi, ma solamente dilazionati nel tempo. La somma totale dei fondi provenienti dal Next Generation EU, da destinare al nostro Paese nel 2023, ammonta ancora a circa 35 miliardi di euro, suddivisi tra i 19 miliardi della Terza Rata e i 16 miliardi della Quarta Rata. In sintesi, l'importo complessivo che l'Italia riceverà nel 2023 non subirà modifiche.
Una precisazione fornita da Palazzo Chigi riguarda proprio l'importo delle due rate. L'intero ammontare di 35 miliardi di euro previsto nel PNRR per il 2023 sarà erogato per intero, senza alcuna riduzione. Le modifiche proposte riguardano invece la distribuzione dei fondi tra le due rate, ma non avranno alcun impatto sulla somma totale.
La Terza Rata prevede l'attuazione di 54 obiettivi, per un finanziamento complessivo di 18,5 miliardi di euro, mentre la Quarta Rata includerà 28 obiettivi con un budget di 16,5 miliardi di euro. L'esecutivo italiano ha presentato una richiesta di modifica riguardante la riforma degli alloggi per studenti, con l'intenzione di inserire una nuova milestone nella Quarta Rata e di chiarire le condizioni e gli obiettivi di questa misura.
Il calendario delle modifiche prevede che la proposta sia sottoposta all'esame della Commissione Europea e del Consiglio dell'Unione Europea insieme ad altre dieci proposte di modifica già esaminate dalla Cabina di Regia e presentate l'11 luglio alla Commissione.
La Commissione Europea, dal canto suo, dichiara che la collaborazione con le autorità italiane è stata molto costruttiva. La Commissione valuterà formalmente l'emendamento proposto nel quadro normativo delle revisioni dei piani di ripresa e resilienza, ma non prevede alcuna modifica all'importo totale dei pagamenti che l'Italia dovrebbe ricevere nel 2023, considerando sia la Terza che la Quarta Rata.
Il governo italiano ha sottolineato che la Terza Rata del Pnrr rappresenta una sfida particolarmente complessa. Fin dall'inizio del mandato, governo Melonisi è impegnato per garantire il conseguimento dei 55 traguardi e obiettivi (milestone e target) previsti per il secondo semestre del 2022. Al momento dell'insediamento, erano stati raggiunti 25 traguardi e obiettivi, mentre per i restanti 30 erano necessari ulteriori interventi. La Terza Rata presentava una maggiore complessità rispetto alle precedenti, in quanto prevedeva non solo un numero superiore di milestone e target, ma anche un notevole aumento dei target quantitativi, soggetti a valutazione accurata da parte della Commissione. La Prima Rata aveva 51 obiettivi, la Seconda 45, mentre la Terza ne includeva 55, suddivisi in 39 milestone e 16 target. Inoltre, la Terza Rata contemplava alcune riforme particolarmente intricate e impegnative.