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October 09 2012
Le regole erano chiare per tutti sin dall'inizio: gioca chi è in forma, chi se lo merita, ma il comportamento viene prima di tutto. In sostanza, "chi sbaglia, paga". E allora guardi la lista dei convocati di Prandelli per le partite contro Armenia e Danimarca, già decisive per la qualificazione al Mondiale 2014, e pensi che questa volta Balotelli non possa proprio esserci. Impossibile per uno come Mario rimanere al di dentro dei severi confini etici tracciati dal ct.
Dall'inizio di questa stagione infatti il bad boy del City ha collezionato sette presenze (quasi tutte dala panchina), 2 gol, almeno 5 tira e molla con la Fico e una decina di liti con Mancini. E invece Balotelli nella lista dei convocati c'è, nonostante lo stesso Prandelli abbia detto di esserci rimasto male quando Mario ha deciso di operarsi all'occhio malato proprio durante il ritiro della Nazionale.
Allora, penso, deve esserci per forza di cose anche Cassano, quello che ha messo la testa posto e che ora gioca e segna nell'Inter di Stramaccioni. E invece Antonio non è nella lista, non per motivi comportamentali ma perchè con buona probabilità il suo ciclo è finito. Peccato che, al suo posto, Prandelli richiami Gilardino, che se lo merita, ma che ha esattamente la stessa età (30 anni) di Fantantonio. A questo punto, è lecito sentirsi un minimo disorentati. Per questo motivo lo chiediamo ad un ex allenatore, Aldo Agroppi, che idea si è fatto sulle scelte, coerenti a corrente alternata, di Cesare Prandelli.
Agroppi, cosa ne pensa delle convocazioni di Prandelli?
"Il gruppo da cui attingere era quello, oramai lo si era capito. La vera sopresa è sicuramente Cassano ma probabilmente Prandelli si è stufato dei suoi atteggiamenti".
Però Balotelli è stato chiamato, nonostante i proclami sulle norme comportamentali...
"D'altronde Balotelli non lo hanno mai punito severamente. Tutte le volte è stato detto "passiamoci sopra". Solo che poi la volta dopo ne combina una delle sue. La colpa è di chi aveva il compito di gestirlo".
Prandelli ha detto di esserci rimasto male quando Balotelli si è fatto operare all'occhio durante il periodo di ritiro della Nazionale...
"Da Balotelli c'è da aspettarsi di tutto, credo che ormai questa cosa sia ben chiara. Quindi di cosa ci meravigliamo? Ci dobbiamo meravigliare quando ne fa una buona...".
Quindi non andava convocato?
"Hanno sempre detto "chi sbaglia è fuori", che serviva una certa etica di comportamento. Quindi, stando alle regole, Balotelli sarebbe dovuto stare fuori almeno dieci volte. E invece lo hanno convocato tutte e dieci. Anzi, se crediamo a Prandelli che dice di esserci rimasto male, lo avrebbero convocato anche per l'undicesima volta. D'altra parte siamo in mano all Federazione italiana quindi c'è da aspettarsi di tutto".
Vuol dire che non è solo colpa, se così la si può chiamare, di Prandelli?
"No beh la colpa è di Prandelli per forza. Alla fine a Coverciano, in ultima analisi, decide l'allenatore. Se un ragazzo non accetta la disciplina di un gruppo e viene comunque chiamato in Nazionale la colpa non è di certo sua ma della Federazione che non rispetta le norme che si è, tra le altre cose, imposta da sola".
Per Cassano invece sembra che questa tolleranza non ci sia...
"Avere Balotelli e Cassano in casa è come avere un granchio attaccato non dico dove. Già è complicato gestirne uno, figuriamoci avere a che fare contemporaneamente con tutti e due. E poi evidentemente Prandelli non lo ritiene abbastanza utile dal punto di vista tecnico da compensare i suoi problemi comportamentali. Il fatto che non lo abbia convocato nemmeno per le partite contro Armenia e Danimarca, nelle quali si decide la qualificazione, vuol dire che non gli interessa più".
Però Cassano nell'Inter sta facendo bene. Non è una delle poche punte di diamante del nostro campionato?
"Si ma è sempre troppo a rischio. Almeno in questo sono d'accordo con Prandelli: troppi contro, meglio lasciarlo agli altri".
Cosa ne penso di Criscito, prima mandato via e poi richiamato?
"Spero richiamato con scuse. A Criscito dovrebbero dargli prima di tutto un indenizzo economico per quello che gli hanno fatto. Poi per il ragazzo e per il giocatore sono contento che abbia ritrovato la maglia azzurra perchè è un difensore assolutamente di livello e si è strameritato la convocazione".
Riguardo a Pirlo invece sembra che Prandelli si sia accordato con Conte...
"Quando si parla di Juve mi viene il prurito quindi è meglio che lasci perdere".
Tornando al campionato e in particolare su Allegri e sulla sua situazione. Lo ha visto troppo nervoso?
"E vorrei ben vedere. Sul Milan il discorso è più semplice di quanto sembri. Niente viene per caso, se prendi una squadra forte è gli levi i migliori è chiaro che non si possono pretendere chissà quali risultati. Se fossi in Allegri sarei nervoso anche io".
Sull'altra sponda, Stramaccioni paragonato a Mourinho...
" Si va beh, ora devo proprio andare (sorride ndr) mi sta chiamando il commercialista".