Viaggi
March 09 2020
Dover prendere un aereo in tempi del Coronavirus, soprattutto per chi già normalmente ha paura, può creare molta ansia e apprensione. Limitare gli spostamenti è doveroso, ma con la chiusura di molte aziende e lo "smart-working" sono molti coloro che si trovano nelle condizioni di doversi spostare, certamente tra le regioni non colpite da restrizioni verso altre. Come dalla Toscana alla Sardegna o verso la Sicilia, eccetera.
Tra le domande più frequenti di chi teme il viaggio alcune riguardano la sicurezza aerea, altre le possibilità di contagio a bordo. Ecco allora alcune risposte utili che, in qualche caso, sfatano anche dei falsi miti.
Falso. Le compagnie semplicemente spostano rapidamente gli aeromobili dove la domanda di trasporto è ancora presente. Soltanto in seguito fermano aerei ed equipaggi, poiché il fermo è molto costoso sia in termini di equipaggi (da mettere in ferie, cassa integrazione o sospendere per chi non è assunto), sia per gli aeromobili, che se fermati per oltre qualche giorno devono affrontare una manutenzione straordinaria per poter volare nuovamente.
Falso. Il sistema di gestione dello spazio aereo è sempre la stessa, sia per quanto riguarda i controllori civili, sia per quanto attiene alla Difesa aerea. Il minor traffico aereo genera invece scenari di maggiore sicurezza che i controllori gestiscono con minore pressione lavorativa.
Falso. Esistono regole precise che impediscono agli equipaggi di lavorare se affetti da disturbi come febbre e altri sintomi.
Falso, a patto di mantenere comportamenti responsabili. L'aria in cabina è filtrata e rinnovata completamente ogni 3-5 minuti a seconda del tipo di aeroplano. Occorre però mantenere gli stessi comportamenti virtuosi consigliati come non toccare il viso con le mani, disinfettarle ed evitare di starnutire o tossire spargendo saliva.
Falso. La cadenza delle ispezioni e degli interventi è regolare e soltanto in parte relativa al numero di ore di volo. Alcuni dei controlli si effettueranno con intervalli di tempo più lunghi, altri invece rimangono "calendariali" e quindi vengono fatti comunque.
Falso. La temperatura dell'ambiente è sempre di circa 21 °C, durante il volo in crociera la pressione interna è inferiore a quella del suolo, ovvero equivalente a quella che si ha in montagna alla quota di 1.500-1.800 metri. Dunque inspirare aria risulta più facile che a terra.
Non più di quelli di un cinema o di un teatro ma su un aeromobile sono puliti più spesso e regolarmente. Ma per voli di breve durata come quelli nazionali (massimo due ore scarse), i servizi andrebbero considerati in caso di estremo bisogno. Più opportuno utilizzarli in aeroporto prima dell'imbarco.
Falso. Se non si hanno sintomi è praticamente inutile. Anzi, in caso di emergenza per depressurizzazione rapida della cabina bisogna indossare velocemente quelle dell'impianto d'emergenza dell'aeromobile e la mascherina chirurgica impedirebbe l'operazione rendendo impossibile respirare. Consigliate invece salviette disinfettanti per le mani, dovendo toccare le cinture di sicurezza o le riviste di bordo.
C'è chi ha prenotato anche il posto accanto per non rischiare di avere un passeggero vicino, ma quella di separare le persone è una prassi che le compagnie, quando è possibile, applicano in modo da aumentare il confort dei passeggeri.
Falso. Ma se ci si trova in una situazione particolare con temperatura corporea alterata è bene rinunciare. Se proprio si deve partire, chiedete un certificato medico. Per esempio in caso di ascesso a un dente o di altro intervento subito
Falso, domenica 8 marzo l'Ente Nazionale Aviazione Civile ha diramato il comunicato ufficiale che tutte le strutture aeroportuali rimangono aperte. Un aeroporto può impedire comunque e sempre l'atterraggio di un volo per questioni di sicurezza, in caso di incidente ad altro aeromobile sulla pista o atti ed eventi di illegalità. Dunque la situazione Coronavirus non cambia l'operatività degli scali dal punto di vista degli atterraggi.