Economia
April 03 2014
Una nuova tegola si abbatte sulla testa degli automobilisti italiani alle prese ormai da anni con prezzi di benzina e diesel sempre più incontrollati. Questa volta l’amara sorpresa non arriva da un rincaro del petrolio o da un’impennata delle famigerate accise sui carburanti. A far lievitare la spesa alla pompa infatti saranno le commissioni che verranno imputate a chi farà acquisti con carte di pagamento. A lanciare l’allarme è Pietro Giordano, segretario generale dell’Adiconsum, che spiega i termini della questione.
CARBURANTI, TUTTO IL PESO DELLE ACCISE
“Le commissioni per chi pagava il pieno alla pompa con carte di pagamento erano state abolite con un provvedimento che però aveva un limite temporale”. L’agevolazione in questione nel caso specifico era prevista dal decreto legge 201/2011, che investiva l’Abi, insieme a Poste Italiane, al Consorzio bancomat, alle associazioni dei prestatori dei servizi di pagamento e alle imprese che gestiscono i circuiti di pagamento, alla definizione delle regole per l’applicazione delle commissioni previste nei pagamenti effettuati con le carte di pagamento. Ebbene, il decreto in questione non è stato più rinnovato e di conseguenza il beneficio riguardante le commissioni è praticamente svanito.
BENZINA, QUANDO ANCHE ALLO STATO LE COSE VANNO MALE
“La decadenza della norma a favore dei consumatori - spiega Giordano - è arrivata tra l’altro un po’ a sorpresa, in quanto nessuna comunicazione è pervenuta né alle associazioni dei consumatori né tantomeno agli automobilisti quando si sono recati al distributore”. Un’amara sorpresa che però a quanto pare poggia su solide basi legislative. Infatti, secondo il decreto 51/2014, che contiene proprio il “Regolamento sulle commissioni applicate alle transazioni effettuate mediante carte di pagamento” pubblicato nella Gazzetta ufficiale n.75 del 31 marzo scorso, la cessazione delle agevolazioni per gli acquisti di carburanti è prevista al momento della pubblicazione del decreto stesso, cioè proprio il 31 marzo stesso. Ma oltre al danno, per gli automobilisti, potrebbe esserci anche una beffa.
CARBURANTI, QUANDO DIETRO AI PREZZI PUO' NASCONDERSI LA TRUFFA
“Non solo dunque dal primo aprile ai pagamenti del pieno con carte di pagamento si applichino delle commissioni, ma al momento, oltretutto – attacca il numero uno dell’Adiconsum - non è dato sapere a quanto ammontino. Prima del periodo di ‘gratuità’ le commissioni erano di 0,77 centesimi ad operazione, ora in merito non è stata fornita ancora nessuna comunicazione”. Insomma, chi paga con carta bancomat la propria benzina, dall’inizio del mese in corso paga qualcosa in più di prima, ma non è dato sapere quanto. Un fattore che potrebbe ovviamente scoraggiare l’uso stesso delle carte, facendo preferire il contante. “E questo sarebbe un peccato – aggiunge Giordano - ,visto che i pagamenti elettronici rappresentano un valido strumento per combattere l’evasione fiscale e il costo del denaro contante. In ogni caso – conclude - grave è stata soprattutto la mancata informazione ai consumatori sulla decadenza della norma”.