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November 28 2012
Mentre s'accendono nuove polemiche tra il primo turno e il ballottaggio - Renzi accusa Bersani che chiederebbe “il giustificativo” a chi vuole votare, ma non si è potuto recare ai seggi domenica scorsa – le primarie del centro-sinistra continuano a far parlare di sé. In Lombardia le consultazioni hanno registrato dei risultati straordinari. 385mila elettori in tutta la regione – dato che ha superato quello raggiunto nel 2007 – e oltre 137mila votanti nella sola provincia di Milano. Ad aggiudicarsi, per il momento, la vittoria è Pierluigi Bersani con il 44 per cento delle preferenze, sul 36,9 di Renzi. Vendola ha fatto il pieno di consensi nel centro di Milano, mentre a livello regionale si è fermato al 14, 3 per cento, con oltre 62mila voti.
Nell'attesa che ci si esprima per le primarie regionali del centro-sinistra, abbiamo chiesto ai candidati di dichiarare le loro preferenze tra i due sfidanti al ballottaggio, Renzi e Bersani. Alessandra Kustermann, primario di ginecologia alla Clinica Mangiagalli, non ha dubbi: “Voto il Bersani perché lo conosco da anni e condivido le sue posizioni sul diritto alla salute, alla cittadinanza, all'autodeterminazione delle donne. Non conosco personalmente Renzi, ma gli attribuisco il merito di aver spinto l'acceleratore su un confronto che rompesse con i precedenti schemi: un po' come ho fatto io in Lombardia. Grazie a lui le primarie si sono rivelate una grande festa popolare, in grado di attirare davvero la partecipazione degli elettori”. Sulle indiscrezioni che la riguardano e che la vedrebbero prossima a un accordo in favore dell'altro candidato, Andrea Di Stefano, la ginecologa risponde netta: “Non so chi abbia messo in giro queste voci, ma non ho alcuna intenzione di ritirarmi”.
La posizione di Umberto Ambrosoli è più cauta: “Non dico il mio voto perché è segreto”, ma dalle sue dichiarazioni emerge una simpatia per Matteo Renzi. Simpatia che restituisce, in questo modo, l'endorsement che gli aveva fatto il sindaco di Firenze, giunto a Milano il 12 novembre: “Ambrosoli è il candidato con tutte le caratteristiche per allargare la coalizione. Al centro, a sinistra e destra”.
Andrea Di Stefano, vendoliano, voterà invece Bersani: “Dal punto di vista culturale mi sento molto più vicino al segretario su certe tematiche, anche se riconosco a Renzi di essere riuscito a porre – per la prima volta - il problema del ricambio della classe politica. Ma confido che il segretario possa accogliere alcuni punti programmatici avanzati da Vendola su lavoro, welfare e ambiente. Comprendo le obiezioni sul fatto che abbia dovuto votare la brutta riforma Fornero, ma sono certo che si spenderà per attuare profonde modifiche dell'impianto generale”.
Intanto, in serata, il presidente del comitato per il patto civico Virginio Brivio procederà al vaglio delle firme presentate dai candidati rimasti in gara: Alessandra Kustermann, Umberto Ambrosoli e Andrea Di Stefano. Confermata la data delle consultazioni – il 15 dicembre – si lavorerà per semplificare le regole della votazione.