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December 08 2013
"Grazie a Gianni Pittella, Pippo Civati e in particolare a Gianni Cuerlo perché se c'è una persona nel Pd con cui ho voglia di dialogare e che ha molto da insegnare quella persona è lui". Sono le prime parole di Matteo Renzi da segretario nazionale del Partito democratico.
Il sindaco di Firenze ha battuto i suoi sfidanti conquistando il 68% delle preferenze seguito da Gianni Cuperlo al 18% e da Pippo Civati al 14%. Alta l'affluenza: quasi 3 milioni di elettori ai gazebo.
Da Firenze Renzi ha poi ringraziato la sua famiglia, la moglie Agnese ("lei sa perché"), i tre figli, il suo staff ("straordinario manipolo di pazzi") e tutti gli italiani che "hanno dimostrato una volta di più di esser migliore della loro classe dirigente".
"Non abbiamo più alibi - ha proseguito - se milioni di italiani sono andati a votare non abbiamo più scuse per non cambiare. Non ci hanno dato solo 2 euro, ci hanno dato l'idea che la passione, il coinvolgimento possono cambiare le cose in maniera concreta".
"Con la fascia da capitano lotterò su ogni pallone. Tocca a una nuova generazione che non farà a meno dell'esperienza degli altri, ma la macchina dobbiamo guidarla noi".
Matteo Renzi ha anche detto che chi ha votato vuole che l'Italia torni a correre e che 2 milioni e mezzo di italiani hanno detto no agli inciuci e sì al bipolarismo. "Subito la nuova legge elettorale - ha annunciato Renzi - e tagli ai costi della politica".
"Questa non è la fine della sinistra, questa è la fine di una parte della classe dirigente della sinistra. E' arrivato il momento di scrivere la nostra storia".
Oltre al pieno di voti in Toscana, Renzi ha vinto in Emilia Romagna e superato Cuperlo nelle grandi città come Roma dove, nel voto degli iscritti, si era classificato secondo.
"Ho fatto i miei auguri a Matteo Renzi. Verso di lui sarò leale e sincero". Parlando dal Tempio di Adriano a Roma Gianni Cuperlo ha ringraziato i volontari che hanno reso possibile lo svolgimento delle primarie e permesso che fosse scritta "una pagina bella della politica italiana". "E' stata una giornata importante per il Pd e per la nostra democrazia - ha aggiunto Cuperlo - non era facile, né scontato".
"Mi sono candidato alla guida del mio partito e ho perso - ha concluso - la responsabilità è interamente mia. Ma non rinunceremo alle nostre idee e al loro valore".
Anche Pippo Civati ha riconosciuto la grande vittoria di Matteo Renzi, espresso stima per Cuperlo e commentato, con un po' di delusione il suo risultato: "ci aspettavamo di più". "Vorrei che il Pd trovasse un po' d'orgoglio e di coraggio - ha aggiunto Civati - con questo nuovo gruppo dirigente il Pd può vincere le elezioni".
A seggi chiusi da pochi istanti l'ormai ex segretario del Pd Guglielmo Epifani ha espresso la soddisfazione per l'andamento del voto e la partecipazione delle persone. "Alle 17 avevano votato quasi in 2 milioni come nel 2009 alla stessa ora. Questo vuol dire che siamo andati oltre ogni previsione rispetto a quelle fatte nelle settimane scorse. La cosa più importante - ha aggiunto Epifani - è che ancora una volta ritroviamo una grande volontà di partecipare, di voler contare, di decidere. Questo rafforza le ragioni dei democratici. Le primarie si sono confermate - ha concluso - un grande strumento di partecipazione e di democrazia".
"Un dato straordinario, è la giornata dell'orgoglio del Pd" il primo commento dal comitato di Matteo Renzi a Firenze mentre il sindaco ha twittato: "Giornata difficile da dimenticare".
"Una sfida bellissima. E' giusto è essere molto soddisfatti. Sono convinto di avere un ottimo risultato" così Pippo Civati al termine delle votazioni.
LA CRONACA DELLA GIORNATA
9mila seggi aperti in tutta Italia dalle 8 di questa mattina fino alle 20 per scegliere il prossimo segretario nazionale del Pd tra Matteo Renzi, Gianni Cuperlo e Pippo Civati.
Possono votare tutti i cittadini, iscritti e no al Partito democratico, che hanno compiuto 16 anni. Prima di ricevere la tessera elettorale bisogna firmare l'albo degli elettori e la normativa sulla privacy. Chi voterà dovrà avere con sé un documento di identità e la tessera elettorale. E' previsto un contributo di 2 euro per le spese organizzative che pagheranno solo i non iscritti al Pd.
Vince chi, tra i candidati, avrà ottenuto almeno il 51% delle preferenze, altrimenti sarà l'Assemblea nazionale a votare al ballottaggio tra i primi due.
Matteo Renzi ha votato alle 9.20 nel seggio di Piazza dei Ciompi a Firenze. Alla domanda dei cronisti: "Per chi vota?", il sindaco ha risposto scherzando "Non per Pittella". Poi ha ringraziato le migliaia di volontari al lavoro.
"Da qui si riparte, c'e' chi teme spaccature, ma da domani il Pd sara' piu' forte" è quanto, invece, ha dichiarato Gianni Cuperlo dopo aver votato pressoil circolo romano di piazza Verbano. Ad una giornalista che gli chiedeva 'anche se vince Renzi?', Cuperlo ha risposto: "Chiunque vinca".
''Atmosfera positiva'' secondo Giuseppe Civati che questa mattina ha votato a Monza prima di andare a prendere il treno per Roma. Un viaggio con un paio di tappe per salutare i volontari anche a Bologna e Firenze. "Il risultato si sapra' questa sera - ha aggiunto Civati - e sara' interessante capire le percentuali''. ''Spero che non ci siano pasticci ai seggi - ha concluso -. Vigileremo''.
Per quanto riguarda i dati sull'affluenza, quando sono state le 17 il Pd ha potuto definitivamente brindare allo sventato pericolo flop. 1 milione 950 mila le persone che si erano messe in fila fino a quel momento. Un dato in linea con le precedenti primarie per la segreteria del Pd nel 2009 quando vinse Pier Luigi Bersani contro Dario Franceschini. Nel 2009, alle 11.30 andarono a votare 876.570, dato che crebbe a quasi due milioni alle 17 per raggiungere la cifra finale di 3 milioni 102mila votanti. Anche allora votarono i sedicenni e gli extracomunitari con permesso di soggiorno.
"Per il momento queste primarie sono un successo - ha detto Davide Zoggia, responsabile organizzazione del Pd - L'obiettivo è stato raggiunto e anche ampiamente superato. Ci si augura che si raggiunga un numero ben superiore ai due milioni. Non era un risultato scontato", ha concluso.
Ha votato anche Romano Prodi. "E' stata una decisione sofferta" - ha detto spiegando di aver deciso di presentarsi ai gazebo perché "preoccupato per la tenuta del paese dopo la decisione della Corte costituzionale sul Porcellum".