Economia
November 22 2013
Parte il nuovo piano di privatizzazioni che dovrà garantire alle casse dello Stato, stando alle stime del governo Letta, risorse aggiuntive tra i 10 e i 12 miliardi di euro.
Soldi che serviranno alla riduzione immediata del debito, a ricapitalizzare la Cassa depositi e prestiti e a convincere la Commissione Ue che il nostro paese ha la possibilità di fare investimenti aggiuntivi senza che si intacchi il rapporto tra deficit e Pil.
Sono otto le società coinvolte nel primo pacchetto di cessioni: la Stm, l'Enav, Eni, Fincantieri, Cdp Reti, Cdp Tag, Grandi stazioni e Sace.
Eni: sul mercato il 3%
Il governo vorrebbe sfruttare il piano di buy-back di azioni proprie, approvato nel luglio del 2012 dall'assemblea del cane a sei zampe, che prevede il riacquisto fino ad un massimo del 10% delle azioni in circolazione.
"Qualora il piano di buy-back - si legge in una nota del Ministero dell'economia - fosse integralmente realizzato da Eni e l'assemblea degli azionisti deliberasse l'annullamento delle azioni proprie in portafoglio, la partecipazione pubblica detenuta dal Ministero dell'economia e delle finanze e da Cdp, pari ad oggi al 30,1% complessivo, si incrementerebbe a poco più del 33% del capitale di Eni".
La successiva cessione sul mercato di circa il 3% da parte del Ministero, quindi, consentirebbe di mobilizzare circa 2 miliardi di euro, assicurando comunque il mantenimento del controllo del colosso energetico da parte dello Stato, grazie a una partecipazione pubblica complessiva al capitale di Eni superiore alla soglia Opa del 30%.
Le altre dismissioni
Le altre vendite, invece, vedranno calare, e di molto, l'attuale partecipazione dallo Stato: la dismissione sarà, infatti, nell'ordine del 60% per Grandi Stazioni (che gestisce le 13 principali stazioni ferroviarie italiane) e nel gruppo assicurativo - finanziario Sace.
Sarà, infine, del 40% per Enav (servizi per il traffico aereo), Fincantieri e le reti in possesso della Cassa depositi e prestiti, Cdp Tag che porta il gas russo in Italia e Cdp Reti che controlla Snam Rete Gas e la cablazione in fibra ottica nei capoluoghi più importanti d'Italia (Metroweb) tramite il Fondo Strategico Italiano.