Settembre amaro

Crescita ai minimi, inflazione galoppante, debito pubblico che lievita di circa 18,9 miliardi di euro ogni mese. E poi ancora i mercati finanziari in crisi, le risorse naturali razionate, il governo diviso. Dopo l’estate, i nodi verranno al pettine per Mario Draghi. E per l’Italia.

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