Moda
January 27 2022
«Dobbiamo superare barriere antiquate e rilevare nuovi limiti. Generando connessioni e alleanze inedite per progredire insieme, umani e non umani, materiali e immateriali».
La storia di PT Torino inizia nel 1968 da un’intuizione dell’imprenditore Pierangelo Fassino che decide di prendere le redini dell’azienda di famiglia, fino ad allora specializzata nella vendita all’ingrosso di tessuti pregiati e inizia a produrre pantaloni, 80.000 pezzi per la precisione. È negli anni Novanta che, con l’ingresso del figlio Edoardo in azienda, l’offerta di PT Torino si amplia fino a includere sofisticate collezioni femminili di jeans e pantaloni. Oggi il marchio è presente in 40 paesi e racconta la sua storia attraverso ogni capo, capace di unire innovazione, creatività autentica e competenza.
L’ultima collezione, presentata a Milano Moda Uomo attraverso un corto, vede il marchio avviare una conversazione con la sua stessa community, in una dichiarazione concreta di libertà senza barriere e di connessione con il lifestyle delle nuove generazioni tra street art, fotografia, grafica, musica e architettura.
La regia di Roberto Ortu accompagna nove talenti che si (e ci) raccontano il senso di essere progressivi e di guardare il futuro in modo individuale e collettivo come protagonisti liberi e indipendenti che condividono una visione fluida e contemporanea dello stile.
Davidino, skater, 16 anni, si connette con Toni, attore over 60 e Ilary, ballerina di 17. Andrea, social art curator, 27 anni, dialoga con Edoardo, bassista di 21 ed Elena, giovane climber di 18 anni. Il talento ha diverse forme, e PT Torino ce le mostra con una semplicità e un’intensità che lasciano senza fiato.
Il video è un invito a esplorare le emozioni, le contaminazioni, le passioni e le personalità dei talenti coinvolti, nell’ottica di rafforzare il legame empatico tra PT Torino e la sua community in costante evoluzione.
A fare da trait d’union tra le personalità dei talenti coinvolti non è solo lo stile inconfondibile del brand, ma anche l’opera di un altro artista indiscusso dell’ architettura contemporanea: Alessandro Bava. Architetto e scrittore, la cui pratica spaziale si sviluppa come indagine artistica dell’ abitare, Alessandro proietta la sua visione dell’architettura androgina nel progetto PT Progressive Talents con il PT Wall, punto d’incontro dei talenti.
PT Progressive Talents, primo capitolo di un processo creativo avviato nel giugno scorso dal brand PT Torino, ci trasporta in un universo nuovo, dove la diversità è un valore e dove un muro può trasformarsi da ostacolo a elemento di aggregazione. Un elemento fisico e concreto che presenta con la sua neutralità il superamento dell’ impasse di genere per andare oltre le categorie del maschile e del femminile.