Musica
March 12 2024
ROSMY presenta oggi il videoclip di “Quale Allegria”, una personale rivisitazione della canzone di Lucio Dalla in occasione dell’anniversario della nascita di uno dei più grandi e amati protagonisti della storia della musica italiana. Il brano sarà poi parte del nuovo album in studio di Rosmy in arrivo il 12 aprile.“Quale Allegria” in versione sinfonica è prodotto e diretto dal maestro Beppe D’Onghia, per anni tra i più importanti produttori dello stesso Lucio Dalla e di Samuele Bersani, e vede la partecipazione della NU-Ork Orchestra, di Anton Berovski al primo violino e Simone Baroncini al corno.
Nel video le immagini in bianco e nero di Rosmy che canta la splendida canzone diDalla si alternano a quelle dell’orchestra che l’ha accompagnata, in un’atmosfera suggestiva, autentica e piena di sincera nostalgia.L’arrangiamento è tratto da uno spartito di Dalla mai pubblicato, ma che eseguiva durante le esibizioni Live con l’orchestra, e diventerà la bonus track del disco in uscita di Rosmy non solo come speciale omaggio alla poliedricità e allo spessore del cantautore, ma anche per il significato del suo nuovo disco molto vicino al testo e alle parole di Lucio Dalla.
«Ho visto Lucio in un sogno e ho sentito l’importanza della sua presenza. Le parole sempre più attuali di “Quale Allegria” mi hanno contaminata di energia, mi hanno raccontato ciò che vivo intorno, e con quanta più umiltà ed entusiasmo possibile le ho fatte mie: sono un forte paradigma del mio prossimo progetto».
Beppe D’Onghia: «Lucio Dalla amava l'arte in tutte le sue forme. Trasformava la curiosità in passione e il gioco in competenza. Nella riscrittura delle sue canzoni per orchestra sinfonica, individuare un passaggio armonico o melodico citando i compositori del passato diventava una sfida... quasi a cancellare il tempo. “Quale Allegria” è un brano che ha vissuto questa trasformazione e oggi, nell'elegante e talentuosa interpretazione di Rosmy, rivive, creando solo con strumenti d'epoca la sceneggiatura per quelle parole e quei concetti, complicati nella metrica, ma sorprendentemente contemporanei... quasi a cancellare il tempo.»