Televisione
July 13 2021
Le storie della gente comune, le emozioni, le sorprese e i personaggi famosi. Rai1 ha deciso di continuare il suo tributo a Raffaella Carrà e di renderlo un appuntamento fisso: per questo, da martedì 13 luglio andranno in onda in prima serata sei delle puntate iconiche di Carramba! Che sorpresa, lo show culto della showgirl scomparsa a 78 anni una settimana fa, realizzando così un'insolita celebrazione dell'artista «più amata dagli italiani», che corre parallela all'omaggio spontaneo che tante persone stanno coltivando in questi giorni sui social. Ecco le curiosità sul programma e i dettagli dell'ultima donazione benefica fatta in gran segreto dalla conduttrice poche settimane prima di morire.
Dopo l'ottimo successo della puntata trasmessa all'ultimo secondo il 5 luglio scorso - oltre 2,5 milioni di spettatori per un programma datato ventisei anni non sono male -, poche ore la sua morte, Rai1 ha deciso di rendere più strutturato l'omaggio a Raffaella Carrà proponendo per sei settimane le repliche delle puntate più belle di Carramba! Che sorpresa. «Si riavvolge il nastro per rivedere in azione, dagli studi televisivi Auditorium di Roma, la grande Raffaella in uno dei programmi del sabato sera di maggior successo, con le storie, le emozioni, le sorprese tra gente comune e personaggi famosi della celebre trasmissione. Un viaggio che è durato molti anni ed è entrato per sempre nei cuori e nella memoria collettiva, aprendo le porte ad un genere televisivo che ancora ci accompagna», scrive la Rai nel comunicato ufficiale. Di certo, dietro questa scelta c'è l'intuizione di Stefano Coletta, il direttore di Rai1, uno capace di intercettare la «pancia» del pubblico e soprattutto uno che la Carrà la conosce bene avendola riportata in tv con quel gioiellino di A raccontare comincia tu, il programma di interviste che è stata l'ultima impresa professionale (nonché l'ennesimo genere realizzato con successo) di Raffaella.
Tra sorprese, ricongiungimenti e grandi ospiti, Carrambaè stato senza dubbio uno di quei programmi che hanno segnato un'epoca televisiva e a più riprese è stato saccheggiato (o è stato fonte di ispirazione, dipende dai punti di vista) per altri people show. In fondo, in tv non s'inventa nulla di nuovo ma c'è senza dubbio una cosa che non è possibile replicare: lo stile di Raffaella Carrà. I suoi «dall'Argentina, è quiiii» sono entrati negli annali televisivi, ma non solo, tanto che persino la Treccani ha certificato quanto la conduttrice abbia lasciato un impatto forte sulla cultura pop italiana. Per l'Istituto, che cura la famosa Enciclopedia fondata da Giovanni Treccani, carrambata è «un sostantivo, scherzoso ma efficace» che nasce «dal grande successo della trasmissione televisiva Carramba che sorpresa durante la quale si assisteva tipicamente al ricongiungimento tra parenti o amici».
Il titolo nasce dall'unione tra cognome della showgirl e l'espressione spagnola ¡Ay, caramba!, utilizzata in situazioni di stupore e di meraviglia ed ad inventario furono l'allora direttore di Rai1 Brando Giordani e Sergio Iapino, che dello show fu anche il regista. Il programma andò in onda dal 1995 al 1998, alternandosi a Carramba! Che fortuna, dal '98 al 2001, poi ancora nel 2002 e nel 2008, spesso in abbinamento alla Lotteria Italia (di cui all'epoca si vendevano anche 30 milioni di biglietti). Gli ascolti? Clamorosi, con le puntate finali che superavano agilmente i 12 milioni di spettatori. In otto edizioni del programma sono state realizzati oltre 250 ricongiungimenti (con più di 500 famiglie coinvolte) e 150 incontri tra i fan e i propri idoli. Tra gli ospiti passati dall'Auditorium Rai del Foro Italico - che Milly Carlucci ha proposto di intitolare a Raffaella Carrà - sono passati i più grandi big dello spettacolo e dello sport italiano e mondiale, da Alberto Sordi a Madonna, da Adriano Celentano a Celine Dion e ancora Maradona, Britney Spears e Robbie Williams.
Pochi giorni dopo i funerali di Raffaella Carrà trapela intanto la notizia della donazione effettuata dalla conduttrice alcune settimane prima della morte. «Poche settimane fa ci convocò a Roma, dal suo notaio. Mi chiamò qualche giorno prima dicendo di voler donare alla Misericordia un suo immobile a Porto Santo Stefano, per le nostre attività. Andammo a vederlo: un regalo grandissimo per il valore immobiliare. E così la incontrammo a Roma dal notaio. E anche lì la sua presenza si caratterizzo dall'accoglienza, dalla disponibilità e dalla dolcezza», ha rivelato Roberto Cerulli, il governatore della Confraternita di Misericordia di Porto Santo Stefano, vicino a Grosseto, buon retiro della Carrà. L'immobile ospitava la palestra in cui si allenava la showgirl e ora la onlus la potrà utilizzare per ampliare le sue attività benefiche. «Nonostante la sua dinamicità di sempre rimase con gli occhiali scuri e la mascherina ben messa: sembrava che volesse nascondere qualcosa…e forse, alla luce di questa tragedia, penso volesse tenere per se il suo brutto segreto e non mostrarlo a nessuno», ha spiegato Cerulli in un lungo post sui social corredato da uno scatto. Quello scatto è l'ultima foto di Raffaella Carrà poche settimane prima di morire.