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June 21 2018
L'OCSE, Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, ha diffuso il rapporto annuale sulle migrazioni in occasione della Giornata mondiale del rifugiato. Nel mondo il fenomeno migratorio fa registrare il primo calo dal 2011 a questa parte: -5%. Diminuisce nettamente anche il numero dei migranti arrivati in Italia: - 34% rispetto al 2016.
Secondo l'Ocse nel 2017 sono arrivati in Italia 119 mila migranti, il 34% in meno rispetto al 2016 e il 22% in meno rispetto al 2015. Un netto calo che secondo l'organizzazione deriva dagli accordi tra Italia e LIbia siglati ad inizio del 2017 per limitare i flussi migratori dall'Africa.
Il rapporto sottolinea come il maggior numero di migranti arrivati in Italia nell'ultimo anno provenga da Nigeria, Guinea e Costa d'Avorio.
L'Ocse ha fatto sapere come nel 2017 l'Italia abbia ricevuto oltre 130 mila richieste di asilo, 10 mila in più rispetto al 2016. Le richieste provengono per lo più dalla Nigeria (18%), dallo Sri Lanka (10%) e dal Pakistan (7,5%).
Tra il 2016 e il 2017 l'Italia ha rilasciato circa 226 mila permessi di soggiorno. Il 4% è stato concesso per lavoro, il 46% per motivi familiari e il 33% per motivi d'asilo o umanitari.
Dei 119 mila migranti arrivati in Italia nel 2017 oltre 16 mila erano minori non accompagnati. Un numero allarmante ma comunque in netto calo, oltre il 39%, rispetto al 2016.
L'Italia è la terza nazione al mondo per numero di richieste d'asilo (130 mila). Al primo ci sono gli Usa con 330 mila domande, al secondo la Germania con 198 mila contro le 722 mila del 2016. Dopo l'Italia ci sono al quarto posto la Turchia con 124 mila richieste e la Francia con 91 mila. Tra i paesi che hanno avuto il maggiore incremento delle domande d'asilo ci sono il Giappone (+76%) e il Messico (+62%) mentre Ungheria e Polonia, che stanno fortemente contrastando le politiche migratorie UE, hanno avuto rispettivamente l'89% e il 69% di richieste in meno.
Cresce il numero degli italiani che decidono di trasferirsi all'estero. Secondo l'Ocse tra il 2015 e il 2016 i cittadini domiciliati nella penisola che si sono trasferiti oltre confine è passato da 102 mila a 114 mila, un incremento dell'11% che però "potrebe essere molto più alto considerando l'emigrazione non dichiarata, oscillando tra le 125 mila e le 300 mila persone".