Rc Auto, nuova mazzata per gli automobilisti

Si sta trasformando in un vero e proprio calvario questa estate 2012 per gli automobilisti italiani. Non bastavano infatti gli aumenti vertiginosi che stanno interessando i prezzi di benzina e diesel , a rovinare questa fine di stagione ci si mettono ora anche gli immancabili rincari delle polizze Rc auto. Immancabili come la polemica che su questa questione vede da tempo ormai su fronti opposti le associazioni dei consumatori e l’associazione che riunisce le compagnie assicurative, l’Ania. Quest’ultima infatti ha annunciato che nei primi tre mesi dell’anno il premio medio pagato dagli automobilisti sarebbe aumentato solo del 2,1%. Un valore talmente contenuto, rispetto al +5,8% del 2011 e al +4,7% del 2010, da far addirittura risultare in calo del 2,4% il valore medio delle polizze sull’arco di tempo compreso tra il 2005 e il 2011.

Una tesi questa che potrebbe suonare del tutto stonata alle orecchie dei milioni di automobilisti che ogni anno puntualmente vedono aumentare la propria assicurazione Rc auto. Un’impressione questa supportata, neanche a dirlo, dai dati che arrivano invece dalla Federconsumatori, che la vede in maniera totalmente opposta all’Ania. Non solo infatti l’aumento medio dei premi registrato finora in questo 2012 sarebbe di un ben più sostanzioso 6%, ma di tutt’altro tenore sono anche i dati sul lungo periodo. Considerando infatti che nel 2011 i rincari sarebbero stati del 12% e nel 2010 del 18%, ne risulta che, sempre secondo i dati dell’Osservatorio nazionale Federconsumatori, dal 2001 ad oggi le assicurazioni Rc auto sono aumentate mediamente del 109%. E questo nonostante il numero di incidenti stradali si sia ridotto notevolmente.

Una situazione di disagio che si ripercuote con effetti pesantissimi soprattutto sui giovani neopatentati, per i quali si sono registrati aumenti medi delle polizze del 19%, con il risultato che oggi ci vogliono dai 2.000 ai 4.000 euro all’anno per garantirsi un’assicurazione Rc auto. E va solo un po’ meglio ai cinquantenni che si trovano in prima classe, quella con la tariffa più bassa: anche in questo caso infatti si sarebbero registrati aumenti del’ordine del 4-5%. Cifre di per sé già esorbitanti, ma che possono diventare ancora più esose al Sud.

Insomma, il risultato finale è che in generale, si è passati da costi medi delle polizze Rc auto che ancora solo nel 2004 erano intorno agli 800 euro, diventati quasi mille nel 2009 fino agli attuali 1.400 euro. Dati che se inseriti poi nel contesto di dura crisi economica con cui sono alle prese le famiglie italiane, fanno capire quanto difficile stia diventando in Italia possedere un’automobile.

Uno scenario che in alcuni casi diventa poi del tutto intollerabile perché inquinato da comportamenti al limite della legalità. Come quelli denunciati con forza da Federconsumatori e che vedono alcune compagnie praticare disdette strumentali delle polizze che poi vengono prontamente riattivate a prezzi che nel migliore dei casi sono del 50% superiori a quelli precedenti.

In queste condizioni urge dunque sempre più un intervento regolatore del governo, che instilli in questo mercato assicurativo dosi di concorrenza maggiore, aumentando al contempo la trasparenza su tutta una serie di pratiche che troppo spesso vedono gli automobilisti come semplici vittime.

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