Tecnologia
August 01 2022
Il 27 luglio è stato attivato il Registro delle opposizioni, l'atteso rimedio dal 99% degli italiani stufi di essere disturbati quotidianamente dalle chiamate indesiderate di call center a caccia di affari. La novità è l'apertura ai numeri cellulari, con la possibilità di bloccare in una volta sola tutti i consensi alle pubblicità forniti in precedenza circa il trattamento dei dati personali (sono inclusi anche le terze parti che ottengono dati in maniera indiretta), concessi tante volte in maniera distratta senza leggere ciò che si firma o si spunta online, per diventare così irraggiungibili per gli operatori di telemarketing illegali.
Il provvedimento era molto atteso e non sorprendono quindi le oltre 500mila iscrizioni da parte dei cittadini arrivate nel corso delle prime 24 ore, come confermato da Anna Ascani, Sottosegretaria del Mise con delega su telecomunicazioni, digitale, banda ultralarga e sistema cooperativo. Numeri a parte, però, quella del nuovo Registro è stata una partenza falsa, perché tra errori e attese non è stato proprio semplice e immediato portare a termine l'iscrizione. Incredibile ma vero per un progetto pianificato da mesi, il numero di telefono da chiamare per procedere all'inserimento del proprio numero di cellulare nel Registro era sbagliato. O meglio era indicato un numero verde che rimandava ad altri due numeri, uno per i telefoni fissi e l'altro per i cellulari. Ma non è finita qui, perché quest'ultimo pure era un numero errato, poiché mancava l'ultima cifra e ogni chiamata si concludeva con la voce registrata a informare di un numero inesistente.
L'errore è stato risolto il giorno successivo - i numeri cui rivolgersi sono 800957766 da telefono fisso e 0642986411 da mobile - e ora la registrazione si può completare nell'arco in pochi minuti via telefono, anche se chi vuole farlo con altri mezzi può scegliere tra la compilazione del modulo sul sito registrodelleopposizioni.it, l'invio dei dati via mail e quello tramite lettera raccomandata. A prescindere dalla modalità prescelta, i tempi di lavorazione per validare l'iscrizione non superano il giorno lavorativo, mentre 15 giorni dopo l'iscrizione al Registro delle Opposizioni le chiamate indesiderate, sia da operatore umano, sia da sistema automatizzato, diventano ufficialmente illegali. Dall'altra parte della barricata, invece, gli operatori che vogliono proporre abbonamenti, nuove tariffe e servizi devono consultare il Registro ogni mese e obbligatoriamente ogni volta che intendono pianificare una campagna pubblicitaria, escludendo dagli elenchi i numeri registrati.
Per quanto la norma includa tutti gli operatori di telemarketing, compresi i loro call center che hanno sede all'estero, come avevamo anticipato già ad aprile è altamente improbabile che le chiamate non volute cessino per davvero. Nell'ampia giungla di un settore in cui far rispettare le norme e ancor più far pagare le conseguenti sanzioni è ancora parecchio complicato, sono tante le società che vivono sul sottile confine tra legalità e illegalità, aggirando le leggi per cavalcare tentativi di truffe più o meno maldestri (ma che continuano a mietere vittime). Altro fattore da tenere a mente è che la revoca dei consensi forniti in precedenza si annulla nel momento in cui si concede di nuovo a qualcuno la possibilità di utilizzare i propri dati a scopi commerciali. In questo modo si tornerà a essere tampinati dalle chiamate, con la necessità di iscriversi una seconda volta al Registro per porre fine o almeno ridurre il disturbo. Chi continuerà, invece, a ricevere chiamate nonostante lo stop richiesto può effettuare un reclamo al Garante per la privacy, cui spetta la possibilità di sanzionare l'operatore illegale.