​Renzo Arbore: «Il cazzeggio è una sublime forma d'arte»

Il re dell’intrattenimento, che ama definirsi «l’uomo dell’altro» («ho sempre fatto l’altra tv, l’altra radio...») disdegna la satira («invecchia subito») racconta della sua amatissima Orchestra italiana («trascurata dalla critica»), della banda dei nottambuli («la mia famiglia») e di come potrebbe essere, se volesse, la nuova Rai.

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