26 aprile, si riapre. E Speranza si sconfessa da solo

Riaperture si, ma con giudizio. Il premier Mario Draghi ha annunciato in conferenza stampa quello che in parte molti si aspettavano: non si aspetterà il 1 maggio ma a partire dal 26 aprile si potranno vedere zone gialle nel Paese e con questo la riapertura di ristoranti e gran parte dell'attività con una sola condizione, che siano all'aperto.

Si potrà quindi tornare (nelle regioni in zona gialla) al ristorante, anche alla sera ma solo nei locali che avranno a disposizione dei tavoli all'aperto in una sorta di Zona Gialla rinforzata. "Un rischio – ha detto Draghi- che il governo si prende guardando ai dati dei contagi che scendono e migliorano, anche se non alla velocità sperata, ed ai risultati della campagna vaccinale che nei prossimi giorni avrà un'ulteriore accelerazione".

Una conferma in questo senso è arrivata anche dal Ministro della Salute Speranza che ha confermato come nel paese nei prossimi giorni arriveranno grandi numeri di dosi di vaccino che permetteranno così di arrivare alla fatidica quota delle 500 mila dosi. Uno Speranza che però ha dovuto ingoiare quanto detto appena 24 ore prima e cioè che fino a maggio non ci sarebbe stata possibilità di riaprire.

Si riapre quindi dando un colpo al cerchio ed uno alla botte. Il cerchio era l'idea originaria del governo secondo cui si sarebbe dovuto attendere il 1 maggio (ed era la linea della prudenza Pd-M5S), la botte era la proposta delle Regioni sostenuta dalla Lega di anticipare al 20 aprile.

Dal punto di vista politico quindi una sostanziale vittoria della Lega che ha ottenuto l'anticipo delle riaperture che, ha aggiunto Draghi, non dovranno poi avere passi indietro. Ma non è passato inosservato il ringraziamento pubblico che durante la conferenza stampa Draghi ha fatto al Ministro della Salute, Speranza, finito al centro delle polemiche da parte non solo delle opposizioni (con Giorgia Meloni pronta ad una mozione di sfiducia) ma anche di Salvini.

Draghi ha parlato di un governo compatto che non necessita di verifiche o confronti perché "tutti sanno benissimo i motivi della nascita di questo esecutivo ed i suoi compiti".

Oltre a ristoranti dal 26 via libera anche per lo sport e gli spettacoli all'aperto, enl rispetto però delle norme e limitazioni già esistenti.

Ma non tutto ripartirà il 26. Ad esempio per le palestre non ci sono buone notizie. Nella road map infatti è prevista come riapertura solo a giugno. Per teatri, musei e cinema invece si pensa ad una via di mezzo, verso metà maggio. In più il premier ha annunciato che ci sarà una sorta di "pass" per gli spostamenti tra regioni di colori diversi, forse la prima prova pratica del tanto chiacchierato Passaporto Vaccinale.

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