Riforma catasto
Il ministro Daniele Franco (Ansa).
Politica

Riforma del catasto: chiarimento in arrivo sulle intenzioni del governo

Dopo più di un mese di stop, domani la delega fiscale torna in commissione Finanze alla Camera. Si teme però un intervento a gamba tesa da parte del governo, per far approvare nel più breve tempo possibile il documento, che contiene una serie di misure che andranno a ridisegnare il fisco nazionale per i prossimi anni.

Ma facciamo un passo indietro per capire come si è arrivati a questo punto. I lavori sulla delega fiscale erano stati fermati a gennaio in commissione Finanze alla Camera, a pochi giorni dall’inizio dell’elezione del Presidente della Repubblica, dopo la presentazione degli emendamenti da parte di tutti i partiti. Per l’occasione, il centro destra si era unito presentando cinque proposte, tra cui una proprio una sull’abolizione della riforma del catasto. Dall’altra parte, il M5s e il Pd non avevano invece escluso a priori questa possibilità, appoggiando dunque la linea del governo Draghi sulla questione.

Nonostante l'importanza e la rilevanza del tema, per tutto il mese di febbraio il governo si è concentrato su altro (anche dopo l’elezione del Presidente della Repubblica), salvo poi svegliarsi e mettere sotto pressione il Parlamento. Si è infatti iniziato a parlare di voto di fiducia su diversi provvedimenti, tra cui proprio la delega fiscale. Una delle prime motivazione, per giustificare questa forzatura, è stato il Pnrr. E dunque, secondo molti, se non si fosse approvata (e in tempi brevi) la riforma fiscale, l’Unione europea non ci avrebbe concesso la successiva rata di fondi.

Due osservazioni su questo punto. La prima è che nel documento presentato al Consiglio dell’Unione europa a Bruxelles l’8 luglio 2021 non è presente il tema della riforma fiscale, così come viene inteso all’interno della delega. Questa è invece stata inserita all’interno del Pnrr pubblicato in Italia. Il secondo aspetto riguarda il ruolo del Parlamento. La presenza della riforma del catasto all’interno del documento italiano non dà infatti l’autorità al governo Draghi di bypassare l’iter parlamentare, come fatto a fine dicembre per approvare la legge di Bilancio. Ricordiamo infatti che stiamo parlando di un documento che ha il compito di ridisegnare il panorama fiscale italiano e dunque, il Parlamento ha il diritto di proporre modifiche o correttivi se ritiene che sia necessario.

Sempre in tema di catasto, è poi utile ricordare altre due questioni. La prima riguarda il progetto di delega fiscale. Nell’estate del 2021 (esattamente il 30 giugno) le commissioni Finanze alla Camera e al Senato hanno approvato, dopo una serie di consultazioni, un documento conclusivo che doveva servire al governo come traccia per la formazione di quella che poi sarebbe diventata la delega fiscale. All’interno del documento, frutto dell’intermediazione fra i vari gruppi parlamentari, si era deciso di non inserire la norma sul catasto, proprio per paura che il governo la potesse usare come strumento per aumentare le tasse sulla casa. La mappatura è dunque stata inserita solo in un secondo tempo dall’esecutivo stesso.

Secondo il governo Draghi (ci sono state anche diverse audizioni da parte del ministro dell’Economia sulla questione), questa misura non ha come obiettivo quello di aumentare le tasse ma è (solo) un esercizio per fare un punto sulla situazione immobiliare italiana. Peccato che all’interno della stessa relazione del ministero dell’Economia e delle finanze, in relazione al catasto, ci sia scritto come questa misura è coerente con la raccomandazione della Commissione Ue con la quale si invita l’Italia a «ridurre la pressione fiscale sul lavoro attraverso una riforma dei valori del catasto», rendendo dunque palese che il fine ultimo della mappatura non è un mero esercizio, ma l’aumento delle tasse sulle case degli italiani.

Per capire dunque quali saranno le intenzioni del governo - se andrà avanti con il suo obiettivo del catasto o lo accantonerà - non bisognerà aspettare molto. Oggi le varie forze di maggioranza faranno il punto insieme ai tecnici del ministero dell’Economia, proprio per districare la questione legata al catasto, in vista dell’incontro di mercoledì in commissione Finanze.

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