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Giubileo 2025, Monsignor Rino Fisichella ospite su RTL 102.5

Rispondendo ai microfoni di RtlFisichella ha affermato che la macchina organizzativa è stata messa in moto già da due anni, “Sono solito dire: il banchetto è pronto, mancano solo gli ospiti. Stando alle proiezioni elaborate da uno studio della facoltà di sociologia, gli ospiti saranno numerosissimi: circa 32 milioni. Osservando, nei mesi scorsi, quante persone erano presenti a Roma anche in periodi in cui la città era solitamente più tranquilla, posso affermare che questi numeri sono realistici e potrebbero persino essere superati”.

La Santa Sede dispone inoltre di un elenco con le proiezioni riguardanti i Paesi di provenienza, da cui si evince che “ad esempio, dagli Stati Uniti potrebbero arrivare circa 2 milioni e mezzo di persone, mentre dalla Germania ne sono attese 800 mila. Per il Giubileo dei Giovani c'è un fermento tale da farci stimare la partecipazione di oltre un milione di ragazzi e ragazze provenienti da tutto il mondo”.

Non si può certo ignorare il contesto geopolitico in cui si svolgerà il Giubileo, con sempre più conflitti a devastare il mondo, Fisichella ci tiene però a sottolineare anche l’esistenza “di una cultura della violenza, oltre che di una presenza quotidiana della morte nelle nostre città. Se pensiamo che, nel nostro Paese, ogni mese si verificano 16 femminicidi, ci rendiamo conto di una violenza del tutto gratuita e dilagante. Non dobbiamo dimenticare, inoltre, i morti sul lavoro, le vittime degli incidenti del sabato sera — spesso giovani — e il fatto che siamo immersi in un clima di violenza. È, a tutti gli effetti, una guerra quella che stiamo vivendo. Davanti a tutto questo, come si può non pensare che ci sia bisogno di speranza?”.

In quanto a Luce, la mascotte ufficiale del Giubileo 2025, e al suo designer Simone Legno, criticato per aver disegnato sex toys in passato: “Ero all’oscuro di ciò che è emerso dalle indagini; si tratta di una vicenda accaduta più di dieci anni fa”, ha affermato Fisichella. “È importante saper guardare al futuro, perché la vita delle persone cambia e si trasforma. Da questa prospettiva, devo dire che Luce sta ottenendo un successo straordinario in tutto il mondo. Quello che per me è stato davvero sorprendente è constatare come, subito dopo la presentazione, sia nato un impulso globale di grande simpatia nei confronti di questa mascotte. Dopotutto, è un mezzo efficace per dialogare con le nuove generazioni. Devo confessare che anche molte persone adulte mostrano interesse e vogliono acquistare la mascotte, ma resta soprattutto un linguaggio pensato per i giovani, un modo innovativo di entrare in contatto con loro”.

E alla domanda sulla sicurezza del Giubileo: “Da almeno due anni stiamo lavorando in strettissimo contatto con la prefettura e con l'intera struttura di sicurezza nazionale. Posso affermare con grande serenità e tranquillità che Roma è e si presenta come una città altamente sicura, e i pellegrini non hanno alcun motivo di timore. Al momento, nulla è stato lasciato al caso: anche i minimi dettagli sono stati attentamente analizzati. Grazie alle nuove tecnologie e alla capacità organizzativa, siamo in grado di rispondere efficacemente a tutte le esigenze. Parliamo di 32 milioni di persone attese in un anno intero. La notte di Natale, le persone che saranno presenti non sono molte al momento: secondo le iscrizioni che abbiamo ricevuto, si tratta di oltre 30 mila persone. Per noi, però, questo numero non è particolarmente elevato”.

Infine, sulla salute del Papa: “Tutti hanno notato che Papa Francesco, domenica scorsa, non solo ha partecipato al tradizionale momento a Piazza di Spagna, ma, all’improvviso, ha deciso di visitare la mostra su Chagall che abbiamo organizzato. Il Giubileo è un’esperienza religiosa e spirituale, ma abbiamo voluto esprimerlo anche come un’esperienza culturale, rendendo esplicita questa dimensione. Il Giubileo è cultura. Per la prima volta, Chagall è arrivato a Roma da Chicago; nei mesi scorsi, è stata la volta di Salvador Dalí con il suo celebre Crocifisso. Pensate che, in soli 30 giorni, la mostra dedicata a Dalí ha registrato 325 mila presenze. Non si trattava solo di vedere, ma di contemplare un’opera d’arte di profondo significato. Ogni iniziativa e tutto il programma sono stati pensati, ma sono stati sottoposti anzitutto al Santo Padre e le posso assicurare che appena l'ha visto, non solo ha siglato immediatamente, ma ha anche detto di essere disponibile a tutto. I ritmi, che saranno pesanti, non lo preoccupano”.

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