Lifestyle
July 27 2016
Un girone di ferro con le padrone di casa del Brasile e le temibili Russia e Australia. Per andare a medaglia alle Olimpiadi di Rio 2016, la nostra Nazionale femminile di pallanuoto non potrà permettersi false partenze. Ne è consapevole anche Chiara Tabani, giocatrice tra le più rappresentative dell'Italia, che dopo l'ultima stagione a Prato è in procinto di firmare niente meno che con la squadra spagnola campione d'Europa del Club Natació Sabadell.
Con i suoi 22 anni il prossimo 27 agosto, Chiara - che ha iniziato giovanissima con la pallanuoto seguendo le orme della sorella Elena - è la giocatrice più giovane del Setterosa. Ma non difetta certo in carattere...
Chiara, chi temi di più tra Brasile, Russia e Australia?
"Nessuna, perché siamo l'Italia e siamo padrone del nostro destino: non dobbiamo fare la corsa sulle nostre avversarie, ma dare il meglio a ogni partita".
Davvero non avresti preferito trovare qualche altra squadra nel girone?
"Mettiamola così: pensate se al posto del Brasile ci fosse capitata la formidabile Spagna... Noi veniamo da due bronzi, agli Europei e Mondiali, e dobbiamo essere consapevoli della nostra forza".
Che Russia ti aspetti, alla luce anche della vicenda del "doping di Stato"?
"E’ vero che la sanzione riguarda solo l’atletica leggera, ma credo che tutti gli atleti russi - incluse le ragazze della pallanuoto - vogliano difendere l'onore della loro patria dimostrando che possono vincere anche senza ricorrere al doping. Mi aspetto quindi in vasca una Russia caricata a mille, che giocherà con tutta la furia agonistica possibile".
Zika e terrorismo sono le due minacce che gravano su queste Olimpiadi: preoccupata?
"Per ora non ci siamo sottoposte ad alcun vaccino anti-Zika, ma siamo consapevoli e informate, e comunque temo più le avversarie che affronteremo a partire dal 9 agosto. Quanto al terrorismo, non posso che augurarmi che l'arresto di quel gruppo che progettava attentati sia solo un caso isolato, oltre che la dimostrazione che funzionano i servizi di sicurezza. In ogni caso, non possiamo lasciare che la paura rovini un'emozione così intensa come quella di partecipare a un Olimpiade".
Un recente sondaggio dice che il 60% dei brasiliani è contrario ai Giochi, ritenendoli più un danno che un beneficio: tu che ne pensi?
"Da quanto ho letto, è un evento che ha prodotto decine di migliaia di posti di lavoro e nuove infrastrutture non solo sportive da utilizzare anche dopo. Senza contare che i Giochi estivi sono una finestra sul mondo in termini anche di attrazione per nuovi investitori. Insomma, rispetto ovviamente il parere di chi è contrario, ma credo che eventi di questa portata non possano che giovare a chi li organizza".
Se diciamo "Prato", che cosa ci rispondi?
"Che Prato è la mia città, oltre che la squadra che mi ha fatto diventare la giocatrice che sono. E' una società seria, che oggi lascia la serie A per ripartire da categorie inferiori, ma sono certa che saprà emergere di nuovo. Ho avuto l’onore di esserne il capitano e un giorno vorrei tornarci".
Intanto, dopo Rio 2016, sei attesa dalla nuova avventura in Spagna...
"Una cosa per volta. Ora le Olimpiadi, poi penserò al prossimo Campionato. Certo sono stimolata dalla futura esperienza nel Club Natació Sabadell, che ha vinto l’ultima Champions League. Il fatto di avere quest'occasione ripaga anni di sacrifici, tanto miei quanto dei miei genitori".
Un sogno da sportiva?
"Poter essere in vasca ai Giochi di... Roma 2024: da atleta italiana, sarebbe il top poter disputare un Olimpiade con il sostegno del mio pubblico, essere protagonista di un evento storico per il nostro Paese".
Fuori dall'acqua, invece?
"Mi piacerebbe diventare designer d'interni".
Nell'attesa, potresti disegnare un nuovo podio con le tue compagne a Rio...
"Posso solo dire che siamo un Setterosa molto forte, un bel gruppo compatto e con un grande allenatore come Fabio Conti. Di sicuro daremo tutte il massimo, poi vedremo che risultato andrà a disegnarsi in acqua".