Economia
January 21 2022
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto sostegni ter che contiene misure per aiutare i settori colpiti dalle nuove restrizioni messe in campo dal governo per fronteggiare la variante Omicron e per contrastare il caro bollette. Sono dunque stati stanziati 1,6 miliardi di euro per aiutare le attività che sono in difficoltà in questa quarta ondata e 1,2 miliardi per contrastare il rincaro energetico. Misure che dunque prendono in considerazione le discoteche, le sale da ballo, il mondo del turismo, del commercio al dettaglio, della cultura, dello sport, della moda e del tessile. Grande escluso l’automotive: "Dispiace che non sia stata accolta la nostra proposta di sostegno all'automotive per mancanza delle necessarie risorse. Ho chiesto che la misura sia approvata il prima possibile". Lo afferma il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, al termine del Consiglio dei ministri che ha approvato il nuovo decreto.
Il governo ha puntato alla riduzione degli oneri di sistema per il primo trimestre del 2022 per le utenze con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW. L’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) deve dunque provvedere ad annullare gli oneri generali a partire dal 1° gennaio 2022. Il costo di questa misura è stimato a 1.200 milioni di euro e si andranno a coprire usando i proventi provenienti dalle aste delle quote di emissione di CO2. Altra misura, in campo energetico, ha riguardato gli energivori. E dunque a tutte queste imprese che hanno subito un incremento del costo per Kwh superiore al 30%, rispetto al 2019, è stato riconosciuto un contributo straordinario a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti, sotto forma di credito di imposta, pari al 20% delle spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nel primo trimestre del 2022. Il decreto specifica come questo credito può essere ceduto anche a soggetti terzi come banche o altri intermediari finanziari.
Per la questione scuola si è cercato di porre rimedio al problema della mascherine FFP2, garantendole solo agli alunni e al personale scolastico in regime di autosorveglianza. E dunque secondo il decreto tutte le farmacie autorizzate che hanno aderito al protocollo (che prevede un costo di 0,75 centesimi per dispositivo) devono fornire tempestivamente le mascherine alle scuole. Per rendere operativa la norma il fondo per l’emergenza epidemiologica dal Covid, per l’anno scolastico 2021/2022, è incrementato nel limite di spesa di 45,22 milioni di euro per il 2022.
Il fondo precedentemente stanziato è incrementato di altri 80 milioni di euro per il 2022. Queste risorse che vedranno la fine il 31 marzo, termine dello stato di emergenza, sono destinate al finanziamento dei servizi aggiuntivi “al fine di far fronte agli effetti derivanti dalle limitazioni poste al coefficiente di riempimento dei mezzi”, si legge dal testo del decreto.
I buoni acquistati per andare alle terme e che a causa della pandemia non sono stati utilizzati potranno essere sfruttati fino al 31 marzo 2022.
E’ stato messo in campo un credito di imposta per i canoni di locazione degli immobili per tutte quelle imprese del settore del turismo che hanno subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi, nel mese di riferimento dell’anno 2022, di almeno il 50% rispetto allo stesso mese del 2019. E’ stato poi incrementato di 100 milioni di euro per il 2022 il fondo unico nazionale turismo (soldi che si aggiungono a 120 milioni stanziati in legge di Bilancio) ed “è stata accolta la nostra richiesta di dedicare una quota (40 milioni) alla decontribuzione per i lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali”, dichiara Massimo Garavaglia, ministro del Turismo. È stata inoltre data la possibilità di usa la cig scontata ad hotel, agenzie di viaggio, terme, discoteche, sale di balle e sale da giochi. I datori di lavoro che dal 1° gennaio al 31 marzo 2022 hanno sospeso o ridotto l’attività ricorrendo agli ammortizzatori sociali sono esonerati dal pagamento della contribuzione addizionale.
Il governo ha deciso che per i soggetti esercenti residenti fiscalmente in Italia le cui attività sono state vietata fino al 31 gennaio 2022 vedranno sospesi i termini relativi ai versamenti delle ritenute alla fonte e quelli dei versamenti relativi all’imposta sul valore aggiunto in scadenza nel mese di gennaio 2022. Le rate sospese dovranno essere fatte in un’unica soluzione entro il 16 settembre 2022.