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November 03 2014
Si chiude oggi il drammatico capitolo delle vittime del naufragio della nave Costa Concordia al largo dell'isola del Giglio. Il corpo di Russel Rebello, l'ultima vittima di cui non si era trovata traccia, è stato individuato a bordo del relitto della nave, ormeggiata a Genova per essere smantellata. I resti del cameriere indiano, secondo quanto si apprende, si trovano all'interno di una cabina al ponte 8. I Carabinieri hanno trovato, in una tasca della blusa ancora indosso ai resti trovati oggi sul relitto di Costa Concordia, un cartellino identificativo col nome di Russell Rebello con la foto del cameriere indiano.
Tornerà in India da eroe
"Dopo 1025 giorni mantengo la promessa fatta alla mia famiglia: porterò a casa mio fratello un giorno. India stiamo arrivando". È quello che ha scritto Kevin Rebello su Facebook dopo il ritrovamento del corpo. "Finalmente mio fratello Russel è stato trovato. Non ho parole. Solo il mio dolore, le mie lacrime, il mio cuore batteva più forte e il mio corpo tremava quando ho dato la notizia ai miei genitori, un istante fa, che ora hanno un sospiro di sollievo, sono state ascoltate costanti preghiere". "Grazie a tutti coloro che hanno pregato e creduto che un giorno sarebbe stato trovato. Ora aspettiamo il test del Dna, le procedure per dare a Russel la sua ultima dimora con onore. Rispetto e un benvenuto da eroe. India stiamo arrivando". Russel Rebello si prodigò nel salvataggio di numerosi passeggeri mentre la nave affondava.
I resti dell'ultimo disperso del naufragio sono stati individuati dagli uomini della Ship Recycling, il Consorzio genovese composto da Saipem e San Giorgio che si sta occupando dei lavori di alleggerimento della nave. Il corpo, sempre secondo quanto si apprende, era impossibile da notare perché nascosto dal mobilio della nave, rovesciatosi durante le fasi del naufragio. Allo stato solo due ponti, dallo 0 al 2 restano sotto il livello dell'acqua, tutti gli altri, incluso l'otto, dove sono stati trovati i resti, non sono più sommersi. Le difficoltà nel ritrovamento erano legate alla quantità di macerie che ostruivano l'accesso.