Televisione
November 09 2016
Scomodo, politicamente scorretto e affascinante. Sbarca su Rai 2 Rocco Schiavone, il Vicequestore della Polizia di Stato protagonista dei polizieschi cult di Antonio Manzini, interpretato da Marco Giallini che sarà il volto di punta della serie in onda da mercoledì 9 novembre in prima serata. Sei casi intricati e avvincenti che, dopo la prima ingannevole impressione, si riveleranno tutti omicidi classificati nel gergo di Schiavone come "rotture di...del decimo e ultimo livello".
Rocco Schiavone, la serie tv con Marco Giallini
Ruvido, romano fin nel midollo, Rocco Schiavone viene trasferito ad Aosta per motivi disciplinari. Sarcastico e cinico, il poliziotto è un uomo con un senso etico molto personale e le sue azioni spesso esondano i margini della legalità. Un uomo con un passato oscuro e molti scheletri nell'armadio: è cresciuto a Trastevere giocando per strada a "guardie e ladri" con i suoi amici del cuore e col tempo Sebastiano, Furio e Brizio sono rimasti ladri, mentre lui invece è diventato una guardia.
L'unica persona che riesce a penetrare la scorza dura che Rocco si è costruito intorno è Marina, sua moglie, morta nel 2007. La donna però continua a vivere nella fantasia di Schiavone, che la vede viva e più bella che mai accanto a sé tutte le sere quando rientra a casa: questa è l'unica cosa che riesce, in qualche modo, a colmare la nostalgia per Roma, per gli amici di sempre, per la sua vecchia vita. Nel cast della serie di Rai 2 in sei puntate, dirette da Michele Soavi, ci sono anche Ernesto D'Argenio, Claudia Vismara, Francesca Cavallin, Massimo Reale e Isabella Ragonese, che interpreta Marina.
I sei episodi tratti dai libri di Manzini
In questa prima serie, Rocco Schiavone si dovrà sporcare le mani entrando a contatto con il mondo chiuso e apparentemente perfetto della piccola Aosta: il Vicequestore passerà attraverso omicidi mascherati, finti suicidi, rapimenti e assassini. "Non è certo un bravo poliziotto, ma i casi li risolve perché ha fiuto, perché i banditi e le loro psicologie spicce li conosce da quando giocava a battimuro sui sampietrini di Trastevere", spiega Antonio Manzini, autore dei bestseller polizieschi da cui è tratta la serie (di cui è anche sceneggiatore). "Rocco ha un brutto carattere, è un uomo cinico, spesso sgradevole eppure siamo con lui. Sarà perché ha un cuore d'oro, sarà perché la vita non è stata tenera con lui, sarà forse perché la sua sete di giustizia, che spesso non combacia con la legge, ce l'abbiamo un po' anche noi".
Tutto sulla prima puntata
La pista nera è il titolo del primo episodio, in onda questa sera. Rocco Schiavone è stato trasferito ad Aosta da poco tempo e si trova subito a fare i conti con un drammatico caso di omicidio. Sulle piste da sci di Champoluc, viene ritrovato un corpo straziato da un gatto delle nevi: aiutato dall’agente Italo Pierron (Ernesto D'Argenio), uno dei pochi poliziotti locali di cui si possa fidare, e dal medico legale Alberto Fumagalli (Massimo Reale), Rocco risale all’identità della vittima. Si tratta del gestore di un rifugio vicino al luogo del delitto e Schiavone capisce che il colpevole va cercato all’interno della piccola comunità montana, dove la vittima si era recentemente trasferita: tutti gli indizi sembrano convergere sull’ex fidanzato della moglie della vittima, ma Rocco non ne è convinto.
Nel frattempo Sebastiano (Francesco Acquaroli), un criminale romano cui il vicequestore è legato da un’amicizia fraterna, gli chiede una mano per impossessarsi illegalmente di un carico di marijuana. Schiavone non si tira indietro, rivelando così un codice etico piuttosto discutibile e diverso dalla maggior parte dei poliziotti: sarà però proprio questa particolare sensibilità - sa calarsi nel lato più oscuro dell’animo umano - oltre ad una capacità investigativa fuori dal comune, a permettergli di scoprire chi c'è dietro l’efferato omicidio sulle piste da sci.