Musica
December 05 2017
Era nell'aria da alcuni giorni, ma ora è finalmente ufficiale: Roger Waters, ex bassista e mente dei Pink Floyd, porterà il suo avveniristico tour ‘Us + Them’ al Lucca Summer Festival (11 luglio), presso le Mura Storiche, e al Circo Massimo di Roma (14 luglio), nell'ambito del festival "Rock in Roma", con un nuovo, spettacolare allestimento.
I biglietti, con prezzi a partire da 80 euro + d.p. (il pit sarà a 110 euro + d.p.), saranno in vendita dalle ore 11 del 14 dicembre su www.dalessandroegalli.com e www.ticketone.it.
Virgin Radio, radio ufficiale dei due eventi, per la prima volta offrirà un’opportunità unica a tutti i suoi ascoltatori che dalle 9.00 di lunedì 11 dicembre fino alle 24.00 di mercoledì 13 dicembre potranno acquistare in anteprima esclusiva i biglietti per Roger Waters. Basterà registrarsi su virginradio.it per ricevere il codice che renderà possibile la finalizzazione dell’acquisto su www.ticketone.it
I biglietti "fisici" saranno disponibili nei punti vendita autorizzati dalle ore 11 del 15 dicembre.
Adolfo Galli di D'Alessandro & Galli, società promoter italiano dell'artista, ha dichiarato in conferenza stampa: "Waters ama la città di Roma fin dai tempi dei Pink Floyd: qui ha tenuto la prima mondiale della sua opera rock Ca Ira all'Auditorium Parco della Musica, si è esibito sia allo stadio Flaminio che all' Olimpico, ma un luogo storico come il Circo Massimo ha per lui un sapore del tutto particolare.
Lo spettacolo sarà completamente diverso dal punto di vista scenico rispetto a quello indoor. Londra, Lucca e Roma saranno le uniche date in Europa di questo allestimento speciale di Us + Them, più simile a The Wall, con effetti speciali e un palco innovativo che non troverete nel tour ospitato nei palazzetti".
La versione outdoor di Us + Them, andata in scena finora solo in 3 show a Città del Messico e nelle già leggendarie 2 esibizioni al Desert Trip Festival, include elementi di altissima spettacolarità a partire da un palco innovativo che riproduce la Battersea Power Station di Londra che evoca la storica copertina di Animals, pietra miliare della produzione dei Pink Floyd.
Waters suonerà in primavera anche al Mediolanum Forum (Assago - Milano) il 17 e 18 aprile e all’Unipol Arena (Casalecchio Bologna) il 21, 22,24 e 25 aprile.
Us + Them, che al momento sta girando il Nord America, ha conquistato critiche entusiasmanti – la scaletta è stata definita “spettacolare” e la produzione “sbalorditiva”.
Le leggendarie performance live di Waters sono rinomate per le immersive esperienze sensoriali con una produzione audiovisiva e un sonoro da mozzare il fiato.
Lo show prevede canzoni tratte dai più grandi album dei Pink Floyd (The Dark Side of The Moon, The Wall, Animals, Wish You Were Here) oltre ad alcuni brani dal suo nuovo album Is This the Life We Really Want?.
Roger Waters, anche al di fuori dei Pink Floyd, ha realizzato brani e album di grande qualità, senza riuscire, però, a eguagliare le vette artistiche degli anni Settanta.
Il titolo del tour prende spunto dall'emozionante brano del 1974 Us And Them, uno dei tanti capolavori contenuti nel leggendario The Dark Side of the Moon del 1973, album che ha venduto oltre 45 milioni di copie.
Roger Waters – Us + Them segna il ritorno di Waters in Europa dai tempi di The Wall Live (2010-2013), il suo tour mondiale sold-out che è stato visto da oltre 4 milioni di fan globalmente in 219 spettacoli e che rimane il tour col più alto incasso nella storia per un artista solista.
Dopo le pubblicazioni del controverso The Endless River nel 2014 e del più convincente Rattle that lock di David Gilmour nel 2015, i fan dei Pink Floyd hanno accolto positivamente il quinto album solista di Roger Waters, co-fondatore e principale autore dell’iconica band inglese, che ha da poco compiuto 74 anni.
Is This the Life We Really Want? è uscito nei negozi fisici e digitali il 2 giugno, a 25 anni di distanza dal precedente Amused to death.
Smell the roses, Deja Vu e The last refugee sono stati i primi tre estratti dell’atteso album, descritto dallo stesso Waters come «una dura presa di posizione nei confronti del mondo contemporaneo e di quest’epoca confusa».
Dell'album colpisce l'attenzione ai dettagli, ai particolari, ai suoni, ai rumori e alle voci (ce ne sono molte sparpagliate nel disco, inclusa quella di Donald Trump, lo spettro che aleggia lungo le dodici tracce).
Ingiustizie, razzismo, politici senza cervello e leader bugiardi: sono questi i temi di un artista che non ha ancora perso la voglia e il gusto di indignarsi ad alta voce.
Is This the Life We Really Want? è co-prodotto da Nigel Godrich, che tanto ha contribuito al suono inimitabile dei Radiohead.
Ha fatto molto scalpore la querelle Waters-Isgrò sul preunto plagio dell'artwork dell'album, ispirato alle famose Cancellaturedel pittore e fotografo Emilio Isgrò.
Appare sempre più come una chimera una reunion dei Pink Floyd, orfani dal 2008 del talento del tastierista Richard Wright, come confermano le recenti dichiarazioni di Waters al quotidiano britannico "The Telegraph" nei confronti del chitarrista/cantante David Gilmour: "Dave e io non siamo amici, non lo siamo mai stati e dubito che lo saremo mai. Va bene così, non c'è ragione per cui lo dovremmo essere".
Il cantante e bassista ha aggiunto: "Invece adoro Nick(Mason) e lui adora me. Eravamo sempre vicini. Ma si può essere creativi senza essere amici. David e io abbiamo fatto un sacco di lavori davvero grandi, che non esisterebbero senza il contributo di entrambi".
Sono trascorsi 50 anni dal debutto dei Pink Floyd, il cui esordio discografico con lo psichedelico The Piper at the Gates of the Dawn risale al 5 agosto del 1967, ma non accenna a diminuire la fortuna della loro musica, spaziale e terrena al tempo stesso.
Nel corso di una lunghissima carriera, in cui si distinguono tre fasi, corrispondenti ad altrettante formazioni, i Pink Floyd hanno ridisegnato i confini del pop e del rock grazie alle inedite commistioni di elettronica e di musica sinfonica.
La costante ricerca sonora, unita a una perfezione tecnica quasi irreale, ha dato vita a una serie di pietre miliari della musica popolare del Novecento, come Ummagumma, The dark side of the moon, Wish you were here e The Wall.
La band inglese è stata la prima ad aver dato vita a mastodontiche rappresentazioni multimediali della propria musica in spettacoli d’avanguardia nei quali la componente visiva è complementare a quella sonora.
Una legacy, celebrata da gennaio in una grande mostra a Roma, che ancora oggi portano avanti David Gilmour e Roger Waters.