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November 18 2021
Da oggi a domenica al Roma Convention Center, negli spazi progettati dall'architetto Massimiliano Fuksas all'EUR, apre Roma Arte in Nuvola, la nuova Fiera di arte moderna e contemporanea destinata a diventare uno dei più importanti riferimenti dell'arte per l'area mediterranea. Una mostra mercato che si pone l'obiettivo di colmare un vuoto di offerta nella Capitale, ospitando le più prestigiose gallerie italiane e internazionali, con sezioni dedicate agli artisti esordienti più innovativi e sperimentali e la presenza di circa 30 progetti speciali tra mostre e exhibit che faranno da corollario all'iniziativa. L'intento, come racconta il Direttore Generale di Roma Arte in Nuvola Alessandro Nicosia, è anche quello di rivolgersi non solo alle gallerie, agli addetti ai lavori e ai collezionisti, ma anche al grande pubblico, che - grazie alla formula innovativa di questa fiera, capace di far convivere accanto alla presenza centrale delle gallerie, installazioni di artisti nazionali e internazionali e mostre - potrà trovare stimoli nuovi per avvicinarsi all'arte contemporanea.
La ripartenza del sistema arte nell'epoca post-lockdown passa anche - e sempre più - dai social: saranno infatti presenti alcuni art sharer ed influencer che condurranno i visitatori in un percorso guidato all'interno della fiera, esponendo la loro visione e il loro approccio nei confronti dell'arte e del modo di comunicarla, condividerla e raccontarla.
Ad inaugurare questa iniziativa sarà Clelia Patella (@Cleliart), che il 18 novembre dalle ore 17.30 accompagnerà in modo originale il pubblico tra le opere esposte. "La scelta di svolgere questa nuova manifestazione all'interno di un complesso architettonico che durante la pandemia ha ospitato un hub vaccinale - dice Clelia Patella - non solo rende doppio onore al concetto di rinascita (dell'arte, degli artisti e dei cittadini) , ma è anche la dimostrazione tangibile di come la contemporaneità conservi la tradizione dell'arte nell'arte. I musei solitamente nascono in edifici storici e antichi, in questo caso invece le opere contemporanee potranno essere vissute in una struttura moderna che vedrà insieme in quei tre giorni padri nobili e giovani artisti, dibattiti, incontri, talk per creare così spunti di condivisione in chiave creativa . E sono davvero entusiasta di aprire io le danze il 18 con una visita guidata in cui il mio obiettivo non sarà quello di spiegare, quanto più che altro raccontare il mio approccio all'arte: un approccio che sente, non concettualizza, e che comprende la complessità e la ricchezza che solo un'opera d'arte nel suo silenzio sa comunicare."