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December 19 2017
Se a Torino l'albero di luci illumina di magia e colori piazza Castello, e a Milano un albero di oltre 30 metri di altezza si staglia ogni notte luminoso sulla facciata di marmo del Duomo, il Natale romano è segnato da... Spelacchio. Così è stato battezzato dall'implacabile ironia romana il malridotto albero scelto dalla giunta Raggi per abbellire piazza Venezia e la Città eterna, sempre bella, ancora più bella a Natale. Spelacchio a parte.
Spelacchio, povero, a Natale neanche ci arriverà. Spelacchio è già morto. Ora lo ha annunciato anche il Comune di Roma. O meglio, Spelacchio è nato morto, come capita a tutti gli alberi di Natale privati delle loro radici. Ma Spelacchio - e la povera Virginia - è stato più sfortunato. Le proiezioni della morte su di lui sono state celeri, inclementi, funeste. Una sorta di riflesso delle difficoltà del Campidoglio in carica.
Ubicato in piazza Venezia e illuminato da 3 mila metri di luci l'8 dicembre 2017, l'albero di Natale del Comune di Roma ha subito acceso le polemiche divertite e l'ironia dei romani e dei social. Poco frondoso, tutt'altro che in salute, un po' racchio, è stato chiamato "Spelacchio", in contrapposizione al florido albero del Vaticano, in piazza San Pietro, nominato "Rigoglio".
Abete rosso costato quasi 50 mila euro, contro i 15 mila euro spesi per l'albero nel 2016, ha subito attratto gli sfottò. Anche politici. C'è chi ha visto in Spelacchio, povero e triste, "il vero emblema della giunta M5S guidata dalla Raggi" (Marco Palumbo, consigliere capitolino Pd, dixit). Virginia Raggi su Facebook si è difesa definendo l'albero "addobbato con semplicità e raffinatezza".
Proveniente dalla Val di Fiemme, in Trentino, là, nella sua terra, Spelacchio era tutt'altro che spelacchiato. I forestali del luogo (la Magnifica comunità di Fiemme) assicurano che si presentava benissimo, in partenza. A gravare sulla sua bellezza originaria sono stati probabilmente i traumi del viaggio di oltre 600 km (effettuato dalla Ecofast Sistema srl) e del posizionamento a Roma.
Come tutti gli alberi così giganteschi, per rendere possibile il trasporto è consuetudine tagliarne le radici. Quindi Spelacchio, come pure l'albero meneghino e simili, nasce gà morto. Si tratta di un'operazione di routine che consente però agli alberi pensati per addobbare le piazze di resistere nel loro splendore per almeno un mese e mezzo. Con Spelacchio, però, qualcosa non ha funzionato. Forse non è stata eseguita correttamente la delicata operazione di slegatura della pianta, una volta arrivata a Roma. Ed ecco che l'abete rosso della Raggi è seccato prematuramente. L'albero capitolino più che segnare una futura e gravida nascita, sembra un requiem da Re Magi già tornati a casa, sui loro passi.
E così il Comune di Roma ha cambiato strategia: dopo aver preso le difese della beltà di Spelacchio, inondato da sberleffi e da forte eco mediatico con tanto di troupe televisive internazionali, ora il Campidoglio dichiara morto Spelacchio e vuole fare chiarezza su responsabilità e danni arrecati.
L'ilarità ha subito preso il campo, soprattutto sui social network, dove sono nate pagine Facebook e Twitter targate Spelacchio (tra i tweet a firma Spelacchio: "Ho più follower che rami").
Anche i vip hanno partecipato al dibattito canzonatorio, con Simona Ventura, ad esempio, che ha avviato una colletta di palline, luci e addobbi per risollevare le sorti di Spelacchio.
Questo e’ un #alertforspelacchio .se il sindaco @Virginiaraggi non si offende , vorrei lanciare una petizione tra il millione dei miei followers. Se vi sono rimaste palline/luci/stelle/fiocchi ( e succede sempre ) vorrei donarle per #spelacchio . Che ne pensate ?
Simona Ventura (@Simo_Ventura) 9 dicembre 2017
Ecco alcune delle frecciatine più simpatiche e divertenti, da Twitter.
L'apprensione del Papa #Spelacchio#PapaFrancesco#Raggipic.twitter.com/eckTinjZ1i
Le frasi di Oshø (@lefrasidiosho) 9 dicembre 2017
Légge fine vita, Radicali choc:«Aiuteremo #Spelacchio ad andare in Svizzera» pic.twitter.com/T1aiTmBMtw
il Permeista (@ilPermeista) 9 dicembre 2017
Il giornalista Gianni Riotta commenta tagliente:
Dunque #Spelacchio l'Albero di Natale a Roma è secco, morto già all'arrivo. Metafore di una ex capitale. pic.twitter.com/TCULJuuNO1
Gianni Riotta (@riotta) 19 dicembre 2017