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December 08 2017
C'è una classifica in cui Messi è davanti a Ronaldo in maniera indiscutibile ed è quella dello stipendio, perché il rinnovo da 75 milioni lordi a stagione della Pulce con il Barcellona costringe Cristiano all'inseguimento dello status di giocatore più pagato del pianeta. Per tutto il resto basta la conta dei trofei che il portoghese sta raccogliendo in attesa della consacrazione del Mondiale di Russia 2018 dove entrambi, Messi e Ronaldo, andranno a caccia dell'ultima chance di scrivere la storia per i loro Paesi.
Ronaldo è stato premiato miglior giocatore del mondo con il quinto Pallone d'Oro di una straordinaria carriera. Non c'erano dubbi sull'esito della votazione per l'edizione 2017, essendo CR7 reduce da una stagione impreziosita da Champions League, Supercoppa Uefa e Liga spagnola con il Real Madrid dominante sul Barcellona e il suo Portogallo trascinato al Mondiale. Dunque verdetto scontato ma non per questo meno piacevole per Ronaldo.
C'è stato un tempo, nemmeno troppo lontano, in cui per il lusitano la cerimonia di assegnazione del Pallone d'Oro era diventata un tormento tanto da voler evitare l'esposizione al pubblico ludibrio. Erano gli anni del dominio di Messi e di Cristiano eterno secondo in campo, dove la Pulce faceva incetta di Champions League, e nella considerazione di critici e tifosi.
Poi la situazione è cambiata e il mondo si è capovolto. Dal 2013 Ronaldo è diventato l'indiscutibile numero uno e Parigi è tornata ad essere la meta invernale preferita: 2013, 2014, 2016 e 2017. Un poker servito in cinque anni con in mezzo il solito Messi edizione 2015, quella della Champions League strappata alla Juventus nella finale di Berlino.
Difficile in questo momento sostenere che esista ancora un duello alla pari tra i due, anche se il campo dice una cosa diversa. Messi e Ronaldo sono come Federer e Nadal, ciascuno deve all'altro una parte della propria grandezza e della voglia di spingersi oltre i limiti che li contraddistingue. Il 2018 sarà ancora il loro anno, poi chissà perché alle spalle premono (e chiedono spazio) Neymar, Mbappè e gli altri talenti del futuro.
Mettere in fila tutti i primati di Ronaldo è esercizio pressoché inutile oltre che soggetto a continuo aggiornamento. La rete segnata nell'ultimo turno di Champions League pre-premiazione, ad esempio, è stato l'ennesimo record perché nessuno mai prima era stato capace di lasciare il segno in tutti e sei i match di un girone eliminatorio della massima competizione europea.
CR7 è stato aiutato anche dal fatto di giocare in un club potentissimo e in una squadra che a sua volta sta scrivendo la storia del calcio mondiale come il Real Madrid. Ma molti di quei capitoli li ha vergati di suo pugno.
E' l'unico calciatore ad aver vinto nello stesso anno (2016) Champions League, Europeo, Mondiale per Club e Pallone d'Oro. L'unico ad aver fatto incetta nella stessa stagione di tutti i riconoscimenti per un singolo atleta compresa la Scarpa d'oro, il Fifa World player e l'Uefa footballer of the year. L'unico con Messi ad aver vinto per quattro volte la Scarpa d'oro che premia i migliori cannonieri.
Il gol è la sua ossessione. Ha segnato almeno 50 gol per sei stagioni consecutive dal 2010 al 2016, ha marcato almeno una volta in 4 Europei e 3 Mondiali (in Russia cerca di migliorarsi), come Platini è stato capace di scrivere il suo nome per 9 volte nel tabellino di una fase finale continentale e incluse le qualificazioni è arrivato a 29. Altri? No. Nessuno come lui.
In Champion League ha riscritto l'albo dei record e continua a migliorare le sue performance: 115 gol segnati (101 con la maglia di uno stesso club) e 117 in tutte le competizioni europee. Per sei volte è stato il miglior marcatore della Champions (record) e per sei volte è arrivato ad almeno quota 10 con il picco massimo delle 17 dell'annata di grazia 2013-2014.
Ha realizzato 32 doppiette (primato assoluto) e 7 triplette (primato condiviso con Messi). E' l'unico con un certo Pelè ad aver sigillato con una tripletta una finale di Mondiale per Club, ex Intercontinentale.
I record nella Liga e relativi alla storia del Real Madrid nemmeno si contano più. E lo straordinario è che Ronaldo è già focalizzato sul prossimo obiettivo che non è (solo) quello di prendersi lo scettro anche nella classifica delle stelle più pagate del calcio mondiale ma è l'ennesima sfida agonistica con Messi e con la sua ossessione.
C'è stato un periodo in cui la notte del Pallone d'Oro è stata popolata di incubi per CR7. Ora non lo è più e il quinto trionfo sotto la Tour Eiffel sancisce il suo status di numero uno al mondo. Almeno per ora, aspettando il Mondiale.