Economia
May 16 2019
Lo aveva promesso la Lega e alla fine la riapertura del procedimento per la cosiddetta pace fiscale è stata inserita con un emendamento al decreto crescita.
Si tratta di una notizia importante perché lo scorso 29 aprile erano scaduti i termini per presentare domanda di rottamazione delle cartelle(il terzo stralcio) e per la richiesta del saldo stralcio per i contribuenti in grave difficoltà economica (con ISEE sotto ai 20.000 euro l'anno) con una pioggia di 1 milioni di contribuenti che hanno chiesto di potersi rimettere in pace con il Fisco.
La notizia è stata data dal sottosegretario all'Economia Massimo Bitonci: fino al 31 luglio il debitore di una cartella datata tra il 2000 e il 2017 potrà presentare istanza di adesione all'agevolazione fiscale pagando solo imposte e contributi al netto degli interessi di mora e delle sanzioni amministrative.
Sempre fino al 31 luglio, inoltre, si potrà presentare (con ISEE valido e aggiornato) la richiesta di poter aderire al cosiddetto saldo e stralcio, ovvero quella sorta di sanatoria delle cartelle per omessi versamenti creata per chi è in grave difficoltà economica.
Coloro che dimostrano di avere un ISEE fino a 8.500 euro dovranno pagare il 16% del debito. Nella fascia tra gli 8.500 e i 12.500 euro, invece, bisognerà corrispondere il 20% dell'importo e con un ISEE fino a 20.000 euro il 35% del totale.
Sia che si tratti di rottamazione delle cartelle sia di saldo e stralcio, quando l'istanza verrà approvata, bisognerà procedere al pagamento dell'importo entro il 30 novembre o in un'unica soluzione oppure chiedendo il dilazionamento fino a un massimo di 17 rate. La prima rata prevede il saldo del 20% dell'importo totale dovuto allo Stato.