Il furto di Rovazzi? Un trucco per lanciare il suo tormentone dell'estate

Ci sono cascati un po' tutti, e sì, anche noi, che questa mattina abbiamo pubblicato un video (tratto da X) di Fabio Rovazzi che veniva "derubato" del suo cellulare durante una diretta su Instagram.

Un nuovo stunt, che ricorda tanto per clamore mediatico, quello del più noto "Andiamo a comandare" che catapultò il giovanissimo Fabio Rovazzi sotto le luci dei riflettori del mondo dell'intrattenimento nostrano. Perché sì, Rovazzi non è stato derubato da nessun esponente della microcriminalità locale. Il "furto" era tutta una messa in scena, creata ad hoc dal content creator per lanciare MARANZA, il nuovo brano dal 15 maggio su tutte le piattaforme digitali in licenza esclusiva M.A.S.T/Believe, e in rotazione radiofonica dal 17 maggio.

La canzone, che promette di essere il primo dei tormentoni che domineranno la stagione estiva, arriva in collaborazione con Il Pagante, progetto multiplatino 100% milanese da 14 anni sulla cresta dell'onda. Con sapiente mix di provocazione e divertimento, sullo sfondo della Madonnina Il Pagante e Rovazzi immortalano il ritratto fedelissimo e dissacrante del maranza, sciorinando nota dopo nota i codici estetici e comportamentali di quello che, da fenomeno prettamente milanese, ha scavallato i confini della città per arrivare dappertutto a colpi di borselli griffati, orologi di valore, tute acetate, collane in bella vista e drill nelle cuffie. Sulle note di MARANZA - nata dal sample dell’iconica hit dance anni ‘90 Think about the way e prodotta da Zef e Alessandro La Cava, tra i più acclamati producer della scena attuale - restare fermi è impossibile: 3 minuti, tanto basta a Eddy Veerus, Brancar e Rovazzi per trascinare tutti nell’irresistibile vortice di ritmo in cassa dritta di MARANZA, con ritornello killer che si incolla alle orecchie e non se ne va più.


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