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December 04 2017
Ex generale, fu scelto da Trump comeconsigliere per la sicurezza nazionale. Fu costretto a dimettersi per aver nascosto al vice-presidente Mike Pence ciò che avvenne nel suo incontro con l’ambasciatore russo negli Stati UnitiSergei Kislyak.Si è dichiarato colpevoledi aver mentito all'FBI facendo tremare la Casa Bianca.
Ex consigliera di Trump poi nominata ambasciatrice a Singapore, sta diventando una figura-chiave del Russiagate. Seconto quanto riportato dal New York Times, il 29 dicembre del 2016, in uno scambio di e-mail con il transition team, avrebbe scritto: "La Russia ha consegnato le elezioni a Trump".
L’ex manager della campagna elettorale di Trump, è al momento l’indagato numero uno dell’inchiesta. Attualmente agli arresti domiciliari, gli vengono contestati 12 capi d’imputazione, tra cui quelli di cospirazione a danno degli Stati Uniti, riciclaggio e falsa testimonianza. Rischia fino a 80 anni di carcere e milioni di dollari di multa. Il 68enne avvocato, uomo d’affari e lobbista è stato per oltre un decennio consulente politico in Ucraina.
Una sorta di alter-ego di Manafort: cominciò a lavorare con lui nel 2006, in un’agenzia di lobbying internazionale impegnata soprattutto in Ucraina. Divenne poi il suo braccio destro nella campagna elettorale di Trump.
Specialista di politica estera, è stato consigliere di Trump e impegnato nella sua campagna elettorale. Le sue attività si sono concentrate soprattutto nel creare contatti con esponenti russi e ricevere da loro informazioni dannose per Hillary Clinton, mentendo poi all’Fbi su tali incontri che però furono confermati da diverse e-mail.
Ex capo della National Intelligence, la “sala dei bottoni” dei servizi segreti federali, ha paragonato il Russiagate al Watergate, attribuendogli implicazioni ancora più gravi poiché riguardano le interferenze di un Paese straniero. Dopo l’abbandono dei servizi segreti, Clapper è stato accusato da Trump di averlo spiato anche dentro le mura della propria casa.
Ex generale, fu scelto da Trump come consigliere per la sicurezza nazionale. Fu costretto a dimettersi per aver nascosto al vice-presidente Mike Pence ciò che avvenne nel suo incontro con l’ambasciatore russo negli Stati Uniti Sergei Kislyak. Si è dichiarato colpevole di aver mentito all'FBI facendo tremare la Casa Bianca.
Il senatore dell’Alabama e attuale ministro della Giustizia statunitense sarebbe tra i membri dell’inner circle del presidente Usa ad aver incontrato l’amasciatore russo a Washington.
L’ambasciatore russo a negli Stati Uniti avrebbe avuto incontri segreti con molti esponenti dell’entourage di Trump, tra cui Flynn (la cui non ammissione a Pence costò il posto), Session e Kushner.
Secondo l’Fbi, avrebbe incontrato un’avvocato russo che gli avrebbe promesso - e forse consegnato - del materiale potenzialmente compromettente su Hillary Clinton.
Il marito di Ivanka Trump, figlia di Donald, avrebbe incontrato segretamente sia Kislyak che il numero uno della banca russa Veb, soggetta alle sanzioni Usa.