S.Pellegrino Cooking Cup, a Venezia tra vela e gastronomia mondiale

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LUCIANO MONOSILIO. Dieci i giovani cuochi internazionali selezionati da S.Pellegrino in arrivo da Australia, Korea, Belgio, Germania, Israele, Italia, Canada, Russia, Emirati Arabi e Stati Uniti: hanno partecipato alla regata e cucinato sottocoperta per conquistare il premio Young Chef of the Year. A difendere i colori dell’Italia c’ha pensato Luciano Monosilio, chef in grande ascesa del ristorante Pipero al Rex di Roma.


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SEPPIE E PISELLI SECONDO MONOSILIO. Alla vigilia della regata, gli chef hanno preparato i loro signature dish che sono poi stati degustati e votati dalla giuria, dai giornalisti e dagli ospiti durante la cena all’Hilton Molino Stucky: il punteggio ottenuto è stato poi sommato a quello conquistato al termine della regata. Per l’occasione, Luciano Monosilio ha preparato un’inedita e sorprendente versione di Seppie e Piselli.


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LA SPESA AL MERCATO. La giornata successiva si è invece aperta con la spesa allo storico mercato di Rialto, dove si sono dati appuntamento i dieci chef per acquistare i prodotti necessari alla preparazione del piatto da preparare sottocoperta. Poi sono cominciati i preparativi per l’imbarco in vista della regata. 


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LA COMBINATA VELA CUCINA. Erano quarantuno le vele iscritte alla regata organizzata in collaborazione con lo yacht club veneziano Compagnia della Vela, che hanno iniziato a prendere il mare poco dopo le 13 lungo il percorso che dal braccio di mare antistante Malamocco ha portato ai canali tra Poveglia, S. Clemente e S.Servolo fino al traguardo.  


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L’ARRIVO ALL’ISOLA DI SAN GIORGIO. Le imbarcazioni hanno veleggiato un paio d’ore poi, al termine della regata, si sono dirette verso l’Isola di San Giorgio, da cui si scorge una vista straordinaria sulla città. La 14esima edizione è stata vinta da MisterX 3, dell’armatore Andrea Cavagnis con a bordo la chef Karen Boscolo Meneguolo del ristorante El Gato di Chioggia.


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LA GIURIA INTERNAZIONALE. I giurati sono stati ospitati sul Timoteo, l’antica imbarcazione della famiglia Missoni, rappresentata dall’affascinante Giacomo Missoni che sedeva in giuria con lo chef bistellato Davide Scabin (del Combal.Zero di Rivoli e direttore artistico del Blupum di Ivrea), col peruviano Gaston Acurio, con lo svizzero Andreas Caminada, Umberto Bombana (del ristorante 8½ Otto e Mezzo a Hong Kong) ed Helena Rizzo, chef al ristorante Mani di San Paolo. La giuria era presieduta da Charles Reed, amministratore delegato di The World’s 50 best Academy e coordinata da Francesca Barberini, presentatrice televisiva e food writer. 


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LA PRESENTAZIONE DEI PIATTI. Al termine della regata, ogni giovane chef ha presentato ai giudici il piatto preparato sottocoperta. I piatti sono stati votati in base a quattro criteri: presentazione, difficoltà di esecuzione, gusto e abbinamento ideale con acqua e vino. I voti ottenuti da ciascun piatto sono stati sommati al tempo registrato dall’imbarcazione su cui è stato preparato, in modo da definire la posizione in classifica generale della S.Pellegrino Cooking Cup e il vincitore della Inside the Cooking, riservata agli equipaggi formati da uno dei 10 giovani chef.


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LA PREMIAZIONE A PALAZZO DUCALE. In serata, finale trionfale a Palazzo Ducale con la premiazione e la cena di gala. Nella Sala del Maggior Consiglio - negli appartamenti del Doge - è stato svelato il vincitore, scelto dalla giuria internazionale: il premio Young Chef of the Year è stato vinto quest’anno dal russo Sergey Berezutskiy, chef al As eat is di Mosca, vincitore anche del premio Inside the Cooking. “Stento ancora a credere di aver conquistato il premio che considero un vero onore e una preziosa occasione per far conoscere la mia cucina a una giuria autorevole e a un pubblico internazionale”, ha commentato sorpreso il giovane chef russo. 


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IL SECONDO CLASSIFICATO. Al secondo posto si è classificato il belga Thomas Troupin, chef al La Menuiserie à Champagne di Waimes con il suo Uovo 63°C, emulsione di burro, sherry, crema di porcini e lardo di colonnata. Toupin si è aggiudicato anche il People's Choice Award, assegnato dagli ospiti presenti alla cena del venerdì sera.


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ISRAELE CONQUISTA LA CRITICA. Il Critic's Choice Award, assegnato dai giornalisti e dai blogger presenti, è stato vinto dallo chef israeliano Ahmad Salameh dell'Hotel King David di Gerusalemme che ha presentato cannelloni all'aglio nero farciti con anatra. 


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FRANCA SOZZANI. Presente alla cena anche Franca Sozzani che ha svelato con Clement Vachon, direttore relazioni internazionali S.Pellegrino, la partnership tra Vogue Italia e S.Pellegrino. L’iniziativa costituisce il next step del progetto Italian Talents: da qualche anno S. Pellegrino propone una bottiglia con etichetta personalizzata, prima da Missoni poi da Bulgari, mentre lo scorso anno fu celebrata un'icona italiana, cioè Luciano Pavarotti. La special edition del 2015 sarà frutto della collaborazione fra S. Pellegrino e Vogue Italia che daranno vita anche ad una competition che vedrà coinvolti giovani chef internazionali e stilisti in occasione di Expo 2015.


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GALA DINNER. Dopo la premiazione, tutti gli ospiti si sono spostati nel cortile di Palazzo Ducale. Neppure la pioggia ha rovinato l’elegante allestimento ideato per cena placée sotto il porticato interno, con il raffinatissimo menù in quattro portate creato per l’occasione dallo chef stellato Massimiliano Alajmo del ristorante Le Calandre di Sarmeola di Rubano (in provincia di Padova).


È la regata più gourmand che ci sia. La S.Pellegrino Cooking Cup si conferma un appuntamento davvero unico nel suo genere: complice Venezia - scenografia incomparabile e grandiosa - la presenza degli chef internazionali  cult del momento – dal glorioso Davide Scabin alla brasiliana Helena Rizzo premiata col World’s Best Female Chef 2014 - e la gara tra dieci cuochi emergenti, anche la quattordicesima edizione della combinata vela cucina è stata un grande successo. Panorama.it c’era e vi racconta i momenti imperdibili dell’evento. 

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