Lifestyle
September 18 2017
Dagli anni ’70 a oggi il terrorismo irrompe ciclicamente nella nostra quotidianità e ci pone interrogativi che ci eravamo dimenticati di avere. Parlare, interrogarsi: contrapporre le parole alla violenza è una pratica che i movimenti pacifisti sostengono da sempre, ma cosa succede quando è necessario usare le parole per fare la guerra o per uscire da situazioni di crisi? Frank Westerman, giornalista e corrispondente di guerra, prova a rispondere a questa domanda partendo dai suoi ricordi di bambino del terrorismo molucchese in Olanda, passando per gli attentati ceceni, per i rapimenti in Nigeria, e per la propaganda dell’ISIS. Un’indagine durante la quale Westerman entra in contatto con Forze Speciali e mediatori costretti a farsi carico dei casi più rischiosi di sequestro. Li interroga sulle modalità delle negoziazioni, sulle parole che scelgono da usare. Come si discute con Boko Haram? Come si discute con l’ISIS? Westerman, per raccontare i suoi incontri sceglie la forma del memoir, del racconto in presa diretta, e con una narrazione incalzante, rende il libro coinvolgente e godibilissimo, nonostante la vertiginosa difficoltà dell’argomento affrontato.
Frank Westerman
I soldati delle parole
Iperborea, 2017
352 pp.
In libreria dal 29 settembre
Il volto di Carrie Fisher è sempre rimasto legato a quello del suo personaggio più famoso: la principessa Leia. Un destino comune a tanti altri attori che hanno impersonato eroi di culto e non sono più riusciti a liberarsi da una maschera ormai diventata troppo pesante. È Carrie Fisher stessa, dunque, dopo un flash forward che la vede alle prese con i nuovi capitoli di Star Wars, a raccontare gli anni in cui era impegnata a girare i primi tre film della saga, ancora ignara di come avrebbero plasmato il suo futuro. Ironica e delicatamente spudorata, Carrie Fisher passa dal rapporto con il suo alter-ego e con il mondo del cinema a quello con Harrison Ford, a cui dedica ampia parte del memoir e di cui parla pubblicamente per la prima volta con disarmante sincerità. Alla breve ma difficile relazione con Ford sono dedicate anche alcune pagine di diario, scritte durante le riprese di Guerre Stellari, molto intime, che ben fotografano l’interiorità tormentata di una donna intelligente e infelice.
Carrie Fisher
I diari della principessa
Fabbri, 2017
254 pp, 18 euro
In libreria dal 14 settembre
Lo scienziato pazzo lo conosciamo bene, è l’eroe di film e romanzi, sregolato, ossessivo, con la testa perennemente fra le nuvole e una soluzione pronta per ogni problema. Ma da dove viene questo archetipo? Non saranno così anche i numi tutelari di fisica, chimica e medicina a cui dobbiamo il progresso del genere umano? Il saggio di Garlaschelli e Carrer è proprio come il suo protagonista: allo stesso tempo serio e divertente trasporta il lettori nei meandri delle peggiori ossessioni scientifiche. Tra le sue pagine incontriamo pietrificatori di parti anatomiche, alchimisti che cercavano la vita eterna, scienziati che volevano creare un ibrido tra l’uomo e la scimmia, trapiantatori di teste. Ma facciamo anche la conoscenza di sintetizzatori di droghe, studiosi di paranormale e scienziati della CIA alla ricerca di alieni.
Luigi Garlaschelli, Alessandra Carrer
Scienziati pazzi
Carocci, 2017
184 pp., 19 euro
In libreria dal 14 settembre
Chi sia Massimo Ranieri, in Italia, lo sanno tutti. Che sappiano anche cos’abbia fatto, a parte Rosse rosse, è un altro paio di maniche. Ci pensa Jacopo Cirillo che, dopo aver provato inutilmente a convertire al massimoranierismo due amici durante un viaggio in Croazia, tenta il colpo grosso e, con la monografia emozionale sul cantante napoletano pubblicata da Add, ci prova con tutti noi altri. Quella di Ranieri è una storia che parte dal basso – come tutte le belle storie – attraversa la musica italiana degli anni ’60, ’70 e ’80, si incrocia con il cinema e con gli anni dell’abbondanza e della dolce vita. Cirillo intreccia la storia di Massimo Ranieri alla propria di fan, di ascoltatore. Ci apre le porte di casa e ci presenta sua nonna, che parla poco e canta sottovoce, con una verve narrativa che riesce sempre a strappare un sorriso.
Jacopo Cirillo
Massimo Ranieri
Add, 2017
157 pp.
In libreria da ottobre
Il saggio di Sloterdijk sicuramente non è di facile lettura: unendo filosofia, storia e antropologia, il filosofo tedesco prova a dare un’interpretazione dello scorso secolo che non ne semplifichi la complessità in una serie di polarizzazioni storiche. La sua analisi muove da diverse riflessioni; quella sull’accelerazione dei tempi moderni che ci porta a proiettarci talmente avanti da prefigurare una fine globale; quella sulla nascita del capitalismo nel XIX secolo, e quella sulla migrazione delle conoscenze. Ma il fulcro della sua interpretazione è comprendere cosa si intenda davvero con “antropocene” e che cosa questo implichi. Cosa implichi, soprattutto, per gli uomini, essere diventati responsabili della terra in cui vivono, essere diventati agenti metabiologici, per dirla con le parole dell’autore, che esercitano sull’ambiente circostante un influsso in grado di modificarlo profondamente.
Peter Sloterdijk
Che cosa è successo nel XX secolo
Bollati Boringhieri, 2017
281 pp., 26 euro
In libreria dal 7 settembre
La rinascita delle città-stato propone un’analisi lucida e venata di cinismo della democrazia americana. Scritto all’indomani dell’elezione di Donald Trump e della feroce campagna elettorale che lo ha visto contrapporsi alla candidata democratica Hillary Clinton, il saggio di Khanna si interroga sulla sfiducia nei confronti del sistema di governo dichiarata, e dimostrata, da gran parte dei cittadini. La soluzione, per Khanna, è la tecnocrazia: un governo basato su analisi fatte da esperti e pianificazioni a lungo termine, invece che sull’improvvisazione populista. Utilitarismo e meritocrazia insomma, e un approccio alla politica che predilige l’intelligenza alla popolarità e che tiene fuori dalle promesse elettorali impossibili risoluzioni fulminee ai problemi.
Parag Khanna
La rinascita delle città stato
Fazi, 2017
160 pp., 20 euro
In libreria dal 14 settembre
Perché succedono solo alcune cose e non altre? Le coincidenze possono essere certo molto banali, come incontrare un vecchio amico in un viaggio all’altro capo del mondo, ma possono anche essere tanto positive o talmente sfortunate da cambiarci radicalmente la vita. Joseph Mazur, in Travolti dal caso, spiega ai suoi lettori perché possono verificarsi eventi così inspiegabili da costringerci tirare in ballo il destino, e lo fa sia esponendo avvenimenti all’apparenza straordinari, sia spiegando come funziona il calcolo delle probabilità. D’altronde viviamo in un mondo talmente grande da implicare davvero tantissime possibilità casuali: ogni avvenimento che accade, a noi o ad altri, non è altro che il risultato di una catena molto più lunga. Il saggio di Mazur, certo, si basa su nozioni scientifiche, ma non per questo intacca l’alone di mistero che sempre accompagna una coincidenza: si può credere nella matematica senza smettere di credere nel destino.
Joseph Mazur
Travolti dal caso
Il Saggiatore, 2017
240 pp.
In libreria dal 21 settembre