Economia
January 04 2018
L'Unione nazionale consumatori (Unc) li chiama i consigli ?anti-bidone?. Sono dieci semplici avvertenze per chi vuole fare acquisti durante la stagione dei saldi, che è appena iniziata o sta per iniziare in tutte le città e regioni d'Italia. Il vademecum preparato dall'Unc serve ovviamente per evitare fregature, cioè il rischio di imbattersi nella vendita di merce difettosa o fuori stagione, oppure in qualche sconto sul prezzo non veritiero. Ecco, di seguito, i dieci consigli anti-bidone.
E' bene conservate sempre lo scontrino proteggendosi così dal rischio che la merce acquistata sia difettosa. Non è vero che i capi in saldo non si possono cambiare. Valgono le regole di sempre e il negoziante è obbligato a sostituire l'articolo difettoso. Ci sono due mesi di tempo (non 7 o 8 giorni) per denunciare il difetto del capo e per ottenere la sua sostituzione o riparazione. Se il cambio non è possibile perché non c'è più la taglia giusta a disposizione, l'acquirente ha diritto alla restituzione dei soldi (non a un buono-acquisti) o, in alternativa, a una riduzione del prezzo.
La merce messa in saldo, sottolinea l'Unione Nazionale Consumatori, deve essere l'avanzo della stagione che sta finendo, non un fondo di magazzino degli anni scorsi. E' bene dunque stare lontani da quei negozi che avevano i ripiani semivuoti prima dei saldi e che si sono riempiti poi magicamente di svariati capi una vola iniziata la vendita a prezzi scontati.
Non fermarsi mai al primo negozio, ma confrontare i prezzi di più esercizi. A volte basta un giro in più per evitare l'acquisto sbagliato o per trovare prezzi più bassi. Nei giorni che precedono i saldi è consigliabile andare a curiosare nei negozi, segnando il prezzo della merce che si ritiene interessante.
Altra pratica consigliabile (soprattutto per l'acquisto dei capi di abbigliamento) è valutare adeguatamente la qualità dei capi che si ha intenzione di comprare, senza farsi allettare dai prezzi bassi. E' bene dunque controllare con cura l'etichetta che descrive la composizione del prodotto (specificando per esempio se è fatto di fibre naturali o sintetiche, lino o cotone etc.).
Gli sconti superiori al 50% possono nascondere merce non esattamente nuova e prezzi vecchi gonfiati. L'abitudine di ritoccare il prezzo originario in modo da far apparire più alto lo sconto, secondo le associazioni dei consumatori, è molto più diffusa di quanto non sembri.
Un altro suggerimento per chi vuole fare shopping con i saldi è rivolgersi preferibilmente ai negozi di fiducia o acquistare solo la merce di cui si conosce già da tempo il prezzo di listino (magari dopo aver fatto un'adeguata ricerca su internet)
Diffidare dei negozi che non espongono il cartellino con il vecchio prezzo, con quello nuovo e con la percentuale dello sconto (anche se in alcune regioni non è obbligatorio specificare tutte queste informazioni). E' bene anche stare in guardia di fronte alle vetrine coperte da manifesti che non consentono di vedere la merce.
La possibilità di far provare ai clienti i capi di abbigliamento prima dell'acquisto non è prevista dalla legge ma è rimessa alla discrezionalità del negoziante. Tuttavia, il consiglio delle associazioni dei consumatori è ovviamente quello di non acquistare i vestiti che possono essere solo "ammirati" e non indossati in negozio.
Prima di iniziare lo shopping durnte i saldi, non va disdegnata affatto l'idea di stabilire a priori una cifra massima da spendere e di stilare un piano su come ripartirla. Così si può evitare di rimanere allettati dagli sconti e di spendere un po' più del previsto.
Chi avesse problemi con la merce acquistata durante i saldi può cercare di far valere i propri diritti rivolgendosi alle associazioni dei consumatori, che dispongono ciascuna di una propria rete di esperti e di avvocati in quasi tutte le province italiane.