Salmo mania, da Olbia alla vetta discografica italiana

Curare i dettagli, lo stile. Creare curiosità intorno ad un progetto capace di coinvolgere amici e artisti di talento, non solamente musicisti. L'idea di Salmo, al secolo Maurizio Pisciottu, probabilmente si era già delineata nella sua testa da tempo, molto prima del successo di Midnite, il nuovo disco che ha debuttato alla posizione numero uno nella top ten degli album più venduti in Italia di questa settimana. Rapcore, Horrorcore, Dupstep, Grime. Per descrivere il genere ci vorrebbe tempo e vocabolario. Si fa prima a comprarlo ed ascoltarlo, si va a colpo sicuro. Midnite, prodotto dall’etichetta indipendente Tanta Roba e distribuito da Artist First, si può descrivere in modo più semplice. E' rap visionario e capace di scatenare un pogo come durante un concerto hardcore, è la massima espressione di quello che Salmo intendeva come "suono Machete", la crew che sta alla base del progetto e raccoglie non solo musicisti ma anche videomaker, disegnatori, beatmaker e chi più ne ha più ne metta. Il progetto Machete ha infatti fatto la differenza negli ultimi anni non solamente per la musica di Salmo ma anche per la qualità assoluta nelle produzioni e nelle realizzazioni dei video, dalla cura dei loghi (arte vera), passando per le atmosfere a cui Salmo tiene particolarmente, dimensione da horror movie alla Sam Raimi, il regista de "La casa", anni 80 e B-Movie, quando al personaggio Ash J. Williams bastava un fucile a pompa per spazzare via i problemi e zombie.

Descrivere la musica di Salmo in una recensione non è facile, ogni traccia di Midnite ha una carica emotiva enorme. Sonorità che schiaffeggiano così come le riflessioni che nascono dalle rime, precise e pulite, rap tecnico che non fa una piega. Esattamente come l'evoluzione musicale di Salmo, una crescita costante che parte da Olbia (una delle città meno rap della Sardegna) e dalla scena hardcore e new metal che lo ha portato a scrivere testi e calcare palchi fin dalla più giovane età. Due anni fa la sua carriera ha subito una radicale rivoluzione grazie all'uscita del suo primo album da solista, The Island Chainsaw Massacre, un successo nazionale che si espande a macchia d'olio in poco tempo, una letterale esplosione che gli permette di concentrarsi sul Machete Mixtape e di iniziare a ragionare su Midnite. Dubstep ed elettronica, punk-rock e riferimenti continui a cinema e videogames. Risate insieme agli amici che non l'hanno mai lasciato solo un secondo dal trasferimento a Milano e un velo sociopatico che lascia intatto il fascino dell'artista. Salmo viene da Olbia non da Los Angeles, la storia del suo successo è un filo che lega le origini di provincia all'approccio introspettivo dell'artista che preferisce comparire il meno possibile e che non tutti comprendono a pieno.

Ecco perché oltre al disco non si può perdere la prima puntata del Videolog che racconta gli Instore di Salmo e la prima parte del percorso promozionale di Midnite. Un video di qualità con tempi comici che impongono i complimenti ad Andrea Folino, regista per Macheteprod, e che testimonia la dilagante espansione della Salmo mania. Emblematica la prima scena, con l'instore di Varese, un muro di gente che grida e vuole comprare il disco e Salmo che scende dalla macchina in mezzo ai bodyguard come una star di Hollywood. Tensione e sovraesposizione che dura pochi secondi prima della confessione: "Levatemi da questa situazione". Perfetto accento sardo che si traduce con la voglia di potersi bere una birra al mare, nel suo mare. Voglia di normalità che deve convivere però con l'istinto animale (da palco) che gli impone ormai da tempo di sbranare ogni record a suon di primi posti in classifica e sold out. E poi l'affetto della gente, le firme infinite sui cd, l'abbraccio con il suo pubblico, le nuotate sui nastri trasportatori in areoporto. L'infarinatura generale di Midnite c'è, per conoscere meglio Salmo non resta che comprare il prossimo numero di Panorama in edicola il 18 aprile con un'intervista da non perdere.

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