Saluti romani ad Acca Larenzia e la sinistra riattacca con il disco dell'allarme fascismo

Ci risiamo. Puntuale come ogni anno anche questo 7 gennaio ci ha regalato il solito mare di polemiche legate al video con il saluto ed il braccio teso di un gruppo di esponenti di estrema destra a Roma per ricordare le vittime di Acca Larenzia. Dico «solito» perché con una semplice ricerca sul web troverete un video analogo degli anni passati ed articoli con le medesime reazioni politiche,. soprattutto da sinistra persino anche quando a Palazzo Chigi c'erano esponenti proprio del Nazareno che non hanno mai fatto nulla per vietare la manifestazione o punire i partecipanti.

Oggi, attivissima, Elly Schlein, rapida come un falco nel condannare l'accaduto: «È inaccettabile, Meloni non ha nulla da dire?» e dopo l'annuncio di una interrogazione parlamentare. Lo stesso hanno fatto Renzi, Calenda ed altri.

Il ritornello è sempre lo stesso: il filmato con un centinaio e poco più di persone con il braccio teso ha dato il via libera all'opposizione per rilanciare, anzi gridare l'allarme fascismo in Italia.

Ecco, a questo punto, almeno per preparaci al 7 gennaio 2025, è opportuno ribadire alcune cose.

La prima è che forse sarebbe il caso di far rispettare la legge evitando certi gesti in pubblico.

La seconda è che il governo non c'entra nulla. E non solo: non c'entra nulla nemmeno Fratelli d'Italia come non ha nulla a che fare Giorgia Meloni.

La terza è che non c'è alcun allarme fascismo in Italia. Sono ormai due anni, dalla campagna elettorale delle politiche 2022, che il «fantasma» del fascismo legato alla crescita del partito della premier è stato l'arma centrale della comunicazione di sinistra. Sappiamo tutti com'è andata a finire. Gli italiani non hanno ravvisato alcun pericolo ed hanno votato di conseguenza.

Va ricordato, a chi pensa che siamo alla vigilia di una nuova Marcia su Roma, alcuni numeri. Ad esempio ricordare che Forza Nuova non riuscì nemmeno a raccogliere 36 mila firme per presentarsi come partito alle elezioni del 2022 e che alle ultime a cui prese parte (europee 2019) raccolse lo 0,15%, con un totale complessivo di 40 mila voti.

Cento, forse duecento nostalgici del fascismo non trasformano in fascista una nazione di 60 milioni di abitanti. E, se ne facciano una ragione a sinistra, queste persone non hanno il diritto di fare certi gesti in pubblico ad una commemorazione, ma di sicuro hanno il diritto di avere l'opinione politica che vogliono, anche di estrema destra. Basta rispettare la legge.

Se poche centinaia di persone sono l'allarme per un'invasione fascista, ci spieghino a sinistra che cosa sono 160 mila migranti, quelli sbarcati sulle nostre coste nel 2023.

Ps. Elly Schlein ci ha messo pochi minuti per commentare i saluti romani. Peccato non abbia ancora detto nulla sul caso del giudice Degni...

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