Salvatore Ferragamo 1898-1960: la mostra

Per la maggior parte delle persone Salvatore Ferragamo è il fondatore dell’omonimo brand e soprattutto il «Calzolaio delle Star», colui che ha messo ai piedi delle dive hollywoodiane scarpe meravigliose dagli anni Venti in poi. Ma ben pochi sono a conoscenza del fatto che Ferragamo era prima di tutto un genio e un visionario, pieno di interessi e di passioni, un uomo che si è fatto da sé, partito da un piccolo paesino campano seguendo solo il proprio istinto con determinazione e caparbietà.

Per celebrare l’uomo prima ancora della sua opera la famiglia Ferragamo ha così deciso di inaugurare una nuova mostra allestita all’interno del Museo Ferragamo, una nuova retrospettiva che esplora la memoria del fondatore, dalla vita privata alle varie tappe che hanno segnato il suo percorso professionale, aneddoti e soprattutto immagini che sottolineano il suo spirito pioneristico, le sue visioni innovative e le sue invenzioni. «Salvatore Ferragamo è stato un grande artigiano nel senso degli artigiani del Rinascimento per i quali la mente era collegata al cuore e alle mani. È stato un designer perché l’estetica del modello era coniugata alla conoscenza dei materiali e alla funzionalità. È stato un bravo imprenditore anticipando le esigenze del mercato e un uomo di marketing capendo il valore della comunicazione, della pubblicità e dei testimonial.Soprattutto è stato un visionario, anticipando mode e tempi e ricercando il benessere del suo cliente non solo fisico ma anche spirituale, comprendendo il valore terapeutico della moda, il suo potere di trasformazione» ha dichiarato Stefania Ricci, direttrice del Museo Ferragamo.

Stefania Ricci

Questa mostra, effettivamente, si distingue dalle altre retrospettive già allestite in passato, per il suo punto di vista più intimistico e personale. Inoltre questo evento coincide non a caso con la celebrazione del centesimo anniversario dall’apertura della prima boutique a Hollywood nel 1923. La mostra, sotto la supervisione e la curatela di Stefania Ricci, Direttrice del Museo Ferragamo, è stata strutturata come un labirinto che, stanza dopo stanza, ripercorre la memoria suddivisa in aree tematiche specifiche raccontate attraverso immagini di repertorio, dalle fotografie originali del matrimonio di Salvatore o quelle dei primi negozi di Hollywood e di Firenze alle gigantografie luminose delle dive, a filmati d’epoca. Inoltre non manca ovviamente l’esposizione di centinaia di prototipi di quelle scarpe meravigliose che sono entrate nella storia del costume in molti casi.

Questa retrospettiva è una testimonianza importante per raccontare quell’enorme bagaglio culturale, artigianale e di stile che appartiene al nostro paese, che ancora oggi permette al Made in Italy di rimanere un valore aggiunto per la nostra economia e per la nostra immagine agli occhi del mondo.

Per chi avesse la possibilità e la fortuna di recarsi a Firenze per visitare la mostra, Chora Media e il Museo Ferragamo presentano Salvatore Ferragamo: Il calzolaio dei sogni, una nuova serie podcast realizzata in occasione di questa nuova retrospettiva. La serie audio è composta da otto episodi di circa venti minuti che saranno disponibili dal 26 ottobre sulle principali piattaforme audio e accessibili attraverso un QR code all'interno della mostra che rimarrà aperta al pubblico fino al 4 novembre 2024.




Lucio Venna, Manifesto pubblicitario realizzato per Salvatore Ferragamo, 1928 Firenze, Museo Ferragamo


Scarpa allacciata con tomaia in capretto e tacco decorato a mano a motivo floreale con l’etichetta Ferra-gamo Inc. Florence (Italy) – Hollywood (California), 1927


Modello di sandalo in canapa grezza e cordoncini intrecciati in cotone, 1936-1938


«Scoprii una cosa interessante: quando stiamo in piedi il nostro peso poggia direttamente sull’arco del piede» (dall’autobiografia di Salvatore Ferragamo, Il calzolaio dei sogni, Electa, Milano 2020)


Kimo, sandalo a listini in capretto con calzette “kimo” in raso e pelle, 1951


Sandalo realizzato in oro a 18 carati cesellato dagli orafi del Palazzo dell’Oro a Firenze per una cliente americana, 1956


Dall’alto: Estasi, sandalo in camoscio, 1955; Sandalo con tomaia in camoscio, 1949; Sandalo in camoscio e capretto, intersuola squadrata detta “tacco a cuneo” rivestita e profilata nei medesimi materiali, 1939; Sandalo in camoscio con piattaforma e zeppa a strati bombati rivestiti in camoscio, 1942. Il modello fu creato per la ballerina Carmen Miranda; Sandalo in camoscio interamente decorata con piccoli fiocchi in capretto, zeppa a strati rivestita in camoscio e capretto, 1946; Marina, camoscio, 1939


Damigella, modello di stivaletto in tessuto elasticizzato broccato e tacco alto. Il modello fu realizzato per Sophia Loren, 1957


Forme in legno dei piedi di alcune clienti famose di Salvatore Ferragamo, anni Cinquanta

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