Sangiuliano ribadisce le sue verità davanti alla Meloni

Il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, rimane saldamente al suo posto. Al termine di un colloquio durato un'ora e mezza con il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, svoltosi ieri presso Palazzo Chigi, la posizione di Sangiuliano si è confermata solida e intangibile. La questione, sollevata dalla ripetuta presenza al fianco del Ministro della dottoressa Maria Rosaria Boccia, stilista originaria di Pompei, rimane relegata alla sfera del "gossip", senza tuttavia intaccare la fiducia che Meloni ripone nel suo ministro.

Sangiuliano è giunto a Palazzo Chigi poco prima delle ore 16, convocato per fornire chiarimenti in merito al clamore mediatico scatenatosi la sera precedente. Durante un’ospitata nel programma di Paolo Del Debbio su Rete 4, Meloni, riferendosi alle polemiche riguardanti la figura della Boccia, ha dichiarato: «Ho parlato con il Ministro Sangiuliano, principalmente per discutere questioni rilevanti per il profilo del governo. Mi ha riferito di aver effettivamente considerato l’opportunità di conferire a questa persona un incarico di collaborazione non retribuito, ma in seguito ha deciso di non procedere con tale incarico per chiarire determinate questioni. Mi ha garantito», ha aggiunto Meloni, «che questa persona non ha avuto accesso a documenti riservati, specialmente per quanto riguarda il G7, e che nessun euro dei contribuenti è stato speso per questa persona. Questi sono gli aspetti che mi interessano dal punto di vista governativo, mentre il gossip lo lascio ad altri, poiché non lo ritengo meritevole del mio commento». Tuttavia, pochi minuti dopo, la stessa Boccia ha pubblicato su Instagram alcune immagini di documenti e dichiarazioni enigmatiche, tra cui una che sembra contraddire direttamente Meloni: «Non ho mai pagato nulla. Mi è stato sempre detto che il ministero rimborsava le spese dei consiglieri, tanto che tutti i viaggi sono sempre stati organizzati dal capo segreteria del Ministro».

Il dibattito si è rapidamente infiammato sui social media, con le opposizioni che hanno colto l’occasione per attaccare il governo. Meloni ha quindi richiesto ulteriori spiegazioni a Sangiuliano, il quale ha prontamente fornito la documentazione a supporto delle sue affermazioni. «Sono stato in colloquio con il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni», ha dichiarato Sangiuliano in un comunicato al termine dell’incontro a Chigi, «per ribadire la veridicità delle mie affermazioni contenute nella lettera inviata al quotidiano La Stampa: non un solo euro del ministero, neanche per un caffè, è stato utilizzato per viaggi o soggiorni della dottoressa Maria Rosaria Boccia, che non ha mai avuto accesso a documenti riservati riguardanti l’organizzazione del G7 Cultura».

Mentre Boccia afferma di non aver mai sostenuto spese di tasca propria, Sangiuliano insiste che il ministero non ha impiegato fondi pubblici per coprire alcun costo relativo alla sua persona. Entrambi sembrano, dunque, aver ragione. Secondo quanto appreso da "La Verità", infatti, Sangiuliano ha presentato alla Meloni documentazione inconfutabile a sostegno delle sue dichiarazioni. Da tutta Italia giungono conferme. Ad esempio, in merito a una visita a Riva Ligure svoltasi a luglio, il sindaco ha spiegato a "La Verità" che «le spese di vitto e alloggio, per una notte, del ministro e del suo entourage sono state sostenute da me personalmente, come gesto di cortesia e promozione del mio comune», aggiungendo che «tale pratica non è una novità». A Sanremo, Sangiuliano ha partecipato, in qualità di autore, alla rassegna culturale "I Martedì Letterari" presso il Casinò, dove ha presentato il suo libro intitolato "Giuseppe Prezzolini. L’anarchico conservatore". In tale occasione, è stato il Casinò a farsi carico delle spese di trasferta del Ministro e dei suoi accompagnatori, tra cui la stessa Boccia: «Il Ministro e i suoi collaboratori», ha precisato il Casinò, «hanno ricevuto lo stesso trattamento riservato agli altri ospiti. Sangiuliano ha partecipato come scrittore, non in veste ministeriale».

Dalla Liguria alla Puglia, un’ulteriore nota ufficiale conferma la copertura delle spese per la trasferta di Polignano a Mare, sempre nel mese di luglio: «Il festival "Il Libro Possibile"», hanno dichiarato all’Ansa gli organizzatori dell’evento, «si è fatto carico delle spese di viaggio e ospitalità per la partecipazione pubblica del Ministro Gennaro Sangiuliano e del suo staff il 13 luglio a Polignano a Mare». Gli organizzatori confermano di aver «coperto i costi del biglietto aereo Roma-Bari andata e ritorno per il Ministro della Cultura e di tre stanze d’hotel destinate al Ministro, a un agente della scorta e a un collaboratore. Il tutto nel pieno rispetto delle indicazioni ricevute dalla segreteria del ministero».

Le prove prodotte da Sangiuliano durante il confronto con Meloni, corroborate dalle dichiarazioni provenienti da Riva Ligure, Sanremo e Polignano a Mare, hanno convinto il Presidente del Consiglio. L’altra questione aperta, relativa all’accesso a documenti riservati, risulta essere di minore rilevanza: la pubblicazione su Instagram di due pagine recanti un’intestazione, come fatto dalla Boccia, non costituisce in alcun modo una violazione significativa. Tanto più se, come emerso, quei documenti non erano altro che proposte di menù per le cene del G7. Così, tra un risotto al limone sfusato di Amalfi, dei crostacei di Crapolla con zucchine sorrentine, un tortino di spigola ripieno di seppioline e gamberi, e un babà con crema pasticcera e frutta, il presunto mistero dei documenti "riservati" assume un sapore decisamente più leggero e gradevole.

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