Televisione
February 08 2018
È Virginia Raffaele la sorpresa della terzaserata di Sanremo 2018. Claudio Baglioni gioca il jolly e in platea spunta la comica romana, per una sorpresa riuscitissima visto che il suo arrivo era previsto per sabato. La puntata è a trazione show, decisamente più "baglionicentrica" e la scaletta ne beneficia, con picchi e qualche inevitabile sbavatura. Ecco il meglio e il peggio della puntata, in onda giovedì 8 febbraio.
Tocca a Claudio Baglioni aprire la terza serata di Sanremo 2018 con un super culto del suo repertorio, Via, ed è subito momento karaoke: il monologo della prima puntata è un lontano ricordo, per fortuna. Poi si esibiscono le quattro Nuove Proposte e viene svelato il risultato parziale dei voti della giuria demoscopica: Leonardo Montero è ultimo, Eva terza, Ultimo secondo e Mudibi - come anticipato da Panorama.it è tra le rivelazioni di quest'anno - primo. Venerdì verrà decretato il vincitore della categoria.
La scaletta non mente e quando arriva in sala stampa - pochi minuti prima dell'inizio della serata - tradisce l'arrivo di un ospite a sorpresa. E così, in mezzo alla platea dell'Ariston, spunta Virginia Raffaele, ospite non annunciato che sa di jolly acchiappa-share.
L'intervento parte un po' in salita, il pubblico pare freddino, ma la Raffaele si conquista l'applauso un pezzetto alla volta e gigioneggia talentuosa con Baglioni, che sta al gioco, si fa sempre meno legnoso e sfodera un'ironia inaspettata. E la raffica di battute sull'età si sprecano: "Lo sapevo che era giusto farti fare Sanremo, perché il mare ti fa bene alle ossa. Lui è la storia del '900, sembri lo zio di Gianluca Vacchi. Ma la tua prima fidanzatina chi è? La ballerina de Lo Stato Sociale?", ironizza a briglie sciolte.
La coppia Raffaele-Baglioni funziona, l'attrice si allarga per venti minuti, il cantante si lancia nell'imitazione della Raffaele che imita Belén, poi finiscono in bellezza duettando su Canto (anche se sono stonato). L'incursione è perfettamente riuscita.
A sorpresa @VirgiRaffaele a #Sanremo2018
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Parte come una finta contestazione da parte della platea a Michelle Hunziker - che entra in scena cantando I maschi della Nannini - il flash mob di un gruppo di attrici e cantanti per raccontare in chiave insolita la battaglia per le donne, attraverso una serie di canzoni indimenticabili, da Non sono una signora a Quello che le donne non dicono. "Questa è una battaglia da fare tutti, uomini e donne", conclude la conduttrice."È stata una cosa complicata da fare, ma in poco tempo ci siamo riusciti". Al netto del tema importante, il momento di spettacolo è di quelli dimenticabili.
L'omaggio di @m_hunziker alle donne
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Nella terza puntata di Sanremo - qui le pagelle canzone per canzone - Baglioni spinge l'acceleratore sulla musica e nel complesso i momenti top prevalgono sui flop. Bello il ritorno dei Negramaro sul palco dell'Ariston dopo tredici anni e pure il duetto tra una superba Giorgia e James Taylor su You've got a friend: sull'omaggio a La donna è mobile di Taylor, è meglio soprassedere.
Il premio "momento imbarazzo" lo vincono invece lo sketch in cui Pierfrancesco Favino imita Steve Jobs - perchè l'hai fatto, caro ottimo Favino, perché l'hai fatto? - e la canzone intervista, con l'arrivo della giornalista del Tg1 Emma D'Aquino: un altro scivolone galattico e questa volta senza neppure poter contare sull'iconica Franca Leosini.
Stracult l'arrivo di Nino Frassica, nei panni del maresciallo Cecchini di Don Matteo, personaggio ormai entrato nell'immaginario collettivo: a Frassica non si può non voler bene e trattenere le risate davanti alla sua comicità turbo-surreale è impossibile.
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Di un altro livello, altissimo, l'immenso Gino Paoli, ospite degli ospiti, che ricorda due suoi grandi amici, Umbero Bindi e Fabrizio De Andrè: di un grande artista così si apprezza tutto, anche le imperfezioni e le sbavature. Lui che canta Una lunga storia d'amore con Baglioni resterà una delle pagine più belle di questo Festival.
Sul finale di puntata - inutile dire che siamo oltre la quarta ora di diretta - i conduttori traghettano al termine una puntata decisamente ben fatta e chiosano con l'attesa classifica parziale, ancora una volta tratta dai voti della sala stampa.
Max Gazzè, Lo Stato Sociale e Ermal Meta con Fabrizio Moro si posizionano nella parte alta della classifica votata dai giornalisti. Nella zona gialla, a metà, ci sono invece Luca Barbarossa, Enzo Avitabile con Peppe Servillo. Nella fascia più bassa invece Facchinetti e Fogli, Giovanni Caccamo, Mario Biondi e, a sorpresa, Noemi.