Televisione
February 10 2019
Dallo show di Pio e Amedeo alla surreale incursione di Ornella Vanoni. Ma cosa resterà nella "memoria collettiva" del Sanremo 2019? Ora che il Baglioni-bis è stato definitivamente archiviato, è tempo di bilanci: prima di capire se il "dirottatore artistico" tornerà all'Ariston anche il prossimo anno, ecco i cinque momenti cult di un'edizione che non ha brillato per adrena
Il day after di Sanremo 2019 si apre come sempre con il punto sugli ascolti e lo sguardo proiettato al 2020. La finalissima del Festival è stata vista da 10 milioni 622 mila telespettatori, pari al 56,5% di share, due punti sotto il 2018. “Ma il trend è crescente. Oltre lo share, valgono i numeri assoluti. Noi siamo soddisfatti", ammette il direttore di Rai 1, Teresa De Santis.
La media complessiva delle cinque serate è di 9.797.000 spettatori col 49.38% di share e un'importante crescita sul fronte del pubblico più giovane, in particolate tra gli 8-24 anni, si è toccato il 54,7%, il più alto dall'88. Record anche sulle piattaforme digitali: è stato lo show più commentato di sempre, con 15 milioni di interazioni complessive. La raccolta pubblicitaria chiude invece a 31 milioni di euro e sul futuro di Baglioni all'Ariston, i dubbi restano (e la voglia pure): "Non ne ho la più pallida idea. Ci sarebbero molte modifiche da fare ma forse il troppo storpia", ammette sull'ipotesi di un tris alla guida del Festival.
Boom di #ascoltitv per la serata finale di #Sanremo2019, il quarto dato più alto degli ultimi 17 anni.
— Ufficio Stampa Rai (@Raiofficialnews) 10 febbraio 2019
Continua Trend di ascolto ancora in crescita.@SanremoRai, @RaiUno, @RaiRadio2, @RaiPlay, @RaiNewspic.twitter.com/PZQlgdv3I8
Passare dal nazional-popolare al popolar nazionale era una delle ambizioni massime di Claudio Baglioni per il suo bis al Festival. In attesa di decrittare il significato preciso delle sue parole, a sparigliare i giochi in chiave pop ci hanno pensato Pio e Amedeo, piombati all’Ariston con la delicatezza di un ciclone.
Per chi già conosceva il loro umorismo politicamente scorretto, sono stati una riconferma, per tutti gli altri, invece, una godibile scoperta. Possono piacere o meno, ma in questo momento sono tra gli attori che meglio sanno raccontare gli eccessi e le mediocrità degli italiani. E soprattutto fanno il loro mestiere, ovvero sanno far ridere, anche su un palco che ha fatto floppare persino comici blasonati.
La quota Ora o maipiù ha fatto improvvisamente irruzione all’Ariston con un’Ornella Vanoni perfettamente a suo agio nel ruolo di disturbatrice. Ha stravolto il copione, cantato una canzone brasiliana con la Raffaele, infranto il protocollo del buon conduttore avvicinandosi a parlare con Patty Pravo pochi secondi prima della sua esibizione. Imprevedibile, sopra e oltre le righe, la cantante è stata la vera ospite comica di questa edizione. Geniale la sua battuta finale: "Sono venuta gratis, che non diventi un'abitudine". Definitiva.
Per vederla imitare – ma senza maschere e parrucche – ci è toccato aspettare la quinta e ultima serata. Virginia Raffaele si è attenuta alle indicazioni del “dirottatore artistico” Baglioni, che le ha chiesto di essere sé stessa e tentare l'ardita strada della conduzione pura.
L’inizio è stato incerto, poi, masticando la scena, si è acclimatata oscurando il sodale Claudio Bisio (testi e ansia da prestazione non l’hanno aiutato, anzi) a colpi di battute e fuori programma: due comici come co-conduttori rischiano di depotenziarsi a vicendA e a loro è capitato proprio questo. Al "naturale" ha deluso chi l'aspettava nei panni della solita Belén o della Bruzzone, ma la scelta è chiata e precisa: aveva un’importante possibilità tra le mani e ha deciso giocarsela (bene) andando oltre i cliché.
Stre-pi-to-sa.@VirgiRaffaele imita @OrnellaVanoni#Sanremo2019pic.twitter.com/mK87ZMgnsf
— Festival di Sanremo (@SanremoRai) 9 febbraio 2019
Tra arrivi e partenze, incroci pericolosi, ospiti di cui ci si dimentica un minuto dopo l’uscita di scena e conduttori di cui si fatica a capire il talento (come Melissa Greta Marchetto), c’è anche chi per fortuna ha lasciato il segno in maniera marcata.
Come Serena Rossi, arrivata per omaggiare Mia Martini- in vista del biopic sulla cantante, in onda il 12 febbraio su Rai 1 - lo ha fatto in un modo così potente e talentuoso da meritarsi applausi a scena aperta e ovazioni. La sua interpretazione di Almeno tu nell’universo, in coppia con Baglioni, è stata intensa come un pugno allo stomaco e drammaticamente emotiva. Che talento la Rossi, che talento!
"Sai, la gente è strana... prima si odia e poi si ama"@serenarossi_com incanta l'Ariston cantando "Almeno tu nell'universo"#MiaMartini#IoSonoMia, martedì #12febbraio in prima serata su #Rai1#Sanremo2019@Raiofficialnewspic.twitter.com/WERNIaKsZr
— Rai1 (@RaiUno) 7 febbraio 2019
Una scena così, con il pubblico che paralizza la scaletta a colpi di boati, fischi e insulti, non si vedeva da anni. È stata un’insurrezione in piena regola quella organizzata dalla platea dell’Ariston dopo l’annuncio del quarto posto di Loredana Bertè: un piazzamento, appena fuori dal podio, tra i più ingiusti e inaspettati di questa edizione, soprattutto dopo essersi mangiata la scena, sfoderando carisma, grinta, malinconia, voce e iconicità spinta.
Il “contentino” è arrivato domenica mattina, il 10 fgebbraio, con un raffazzonato “premio del pubblico” che non riescono neppure a consegnarle in sala stampa perché ancora dorme. Ma un’artista del suo livello, meritava molto di più.
Loredana Bertè quarta.
— De_Angelis_ (@DeAngelisOff) 10 febbraio 2019
Fischi interminabili da parte del pubblico dell’Ariston. (Ragazzi, sto lì con voi)
Giuria, chiedetevi il perché. #Sanremo2019pic.twitter.com/m77HuGnO20