Televisione
February 06 2020
È un tuffo nei gloriosi anni '80 la seconda puntata di Sanremo 2020, con Sabrina Salerno e i Ricchi e Poveri incontrastate guest star della serata, in cui la gara ha rischiato di essere offuscata causa sovrabbondanza di ospiti e gag, che hanno fatto inevitabilmente strabordare la scaletta con una chiusura monstre all'1.40 del mattino. Ecco il meglio e il peggio dello show, in onda il 5 febbraio, tra un Fiorello in grande forma e l'indimenticabile duetto tra Tiziano Ferro e Massimo Ranieri.
Lo aveva promesso e lo ha fatto. «Dopo Don Matteo, potrei vestirmi da De Filippi». Fiorello non tradisce l'impegno e scende le scale dell'Ariston con tacchi alti (più agile di Diletta Leotta), parrucca e tailleur defilippiano. Un po' Bagaglino, un po' villaggio vacanze, ma si ride di gusto. «Non pensavo che lo avrei mai fatto», dice. Amadeus non trattiene le risate, il pubblico pure e arriva il colpo di scena: dopo pochi minuti, la De Filippi chiama in diretta ed esplode l'applauso. Fiorello si conferma un imprevedibile mattatore (peccato che poi strabordi palleggiando sul palco con il suo idolo, il tennista Novak Djokovic).
Quando un amico ricorda un amico, non c'è bisogno di retorica. Così Amadeus pesa le parole per ricordare con delicatezza estrema Fabrizio Frizzi, cui lo legava un legame speciale, proprio nel giorno in cui il conduttore avrebbe compiuto 62 anni. «Se Fabrizio Frizzi ci fosse ancora, questo 70esimo Festival lo avrebbe condotto lui». Non c'è bisogno di aggiungere altro.
Era uno degli snodi più attesi della seconda serata del Festival e non ha deluso le aspettative. E il duetto tra Tiziano Ferro e Massimo Ranieri – una sfida ruffiana di fiato ugola e acuti – si trasforma in un altro momento di karaoke collettivo da brividi, con un Perdere l'amore che entra di diritto nelle future edizioni di TecheThecheTe. «Sei il mio realizzatore di desideri», confessa Ferro ad Amadeus. Il pubblico è in piedi.
Cadono i governi, si dimettono i Papi, passano i conduttori e i direttori artistici ma il problema è sempre lo stesso: non c'è Sanremo che non si trasformi in una maratona infinita, ai limiti del "sequestro di persona". La seconda puntata non fa eccezione e il finale scivola all'1.40 del mattino per un totale di cinque ore di diretta.
Il vintage sicuro paga sempre ma quando ci sono di mezzo i Ricchi e Poveri ancora di più, con una reunion col botto che li incorona Abba de noantri grazie al ritorno di Marina Occhiena (che pare Marina Morgan) e di Franco Gatti. Angela fa Angela e ruba la scena a tutti, Fiorello s'infila in mezzo e canta con loro Che sarà, poi scatta un medley è di quelli clamorosi - un po' gita dell'oratorio, un po' I migliori anni – che costringe tutti a cantare (compreso il direttore di Rai 1 Stefano Coletta, scatenato in prima fila). E chi se ne frega se loro, sul palco, abusano del playback.
Se c'è un momento destinano a restare negli annali della settantesima edizione del Festival, è la partecipazione di Paolo Palumbo, il rapper 22enne affetto da Sla che aveva partecipato alle selezioni di Sanremo Giovani ma non era stato selezionato. Amadeus lo ha voluto come super ospite per fargli cantare Io sto con Paolo, con Christian Pintus, che parla (anche con ironia) della sua malattia.
Ma i veri brividi arrivano alla fine dell'esibizione, quando attraverso il comunicatore verbale ha raccontato la sua storia, quella «di un ragazzo sfortunato ma di un ragazzo che non si è arreso, perché i limiti sono dentro di noi». Poi l'omaggio commosso al fratello Rosario: «Ha lasciato tutto per prendersi cura di me, grazie a lui le mie paure e le mie incertezze sono scomparse. Lui e la mia famiglia mi hanno insegnato la forza che non pensavo nemmeno di avere». Per lui applausi e lacrime.
Non c'è dubbio: Laura Chimenti ed Emma D'Aquino, hanno battuto Diletta Leotta. Professionali, spigliate e soprattutto meno impostate della collega che la prima sera non ha di certo lasciato il graffio che tutti si aspettavano. Le due star del Tg1 invece convincono, ma il monologo sulla libertà di stampa e la lettera alle figlie perdono di senso se fatti all'una del mattino. Quando a Sabrina Salerno, viene relegata a tre mini uscite causa scaletta strabordante (infatti è saltata la sua esibizione, prevista sul finale): si rifarà sabato sera, quando torna all'Ariston.