Televisione
March 02 2021
«Faccio Sanremo per ringraziare l'Italia di tutto quello che mi ha dato».Zlatan Ibrahimovic è sbarcato a Sanremo da meno di dodici ore e non si parla che di lui. Cosa farà? Cosa dirà? Dove alloggia? Quanto guadagnerà per questi cinque giorni al Festival numero 71? Le domande tormentone sono queste, le risposte invece poche e vaghe. Un po' per mantenere l'effetto sorpresa, un po' perché effettivamente nemmeno lui sa bene cosa farà sul palco dell'Ariston. «Non so niente del programma ammette candidamente» arrivando in conferenza stampa davanti ai giornalisti. Panorama.it vi racconta un po' di dettagli.
Da San Siro all'Ariston, con un biglietto di andata e ritorno. Alla richiesta di Amadeus - «vieni a giocare con me?» - Ibrahimovic ammette di aver detto subito sì. «Non ti preoccupare, andrà tutto bene mi ha detto Ama. Ma non so nulla di ciò che accadrà». Due i punti fermi: gli sfottò di Fiorello e Amadeus - «so che sono interisti, me lo dicono ogni cinque minuti» - e il duetto con Siniša Mihajlović, che gli ha proposto di cantare Io vagabondo. «Speriamo che Mihajlović non sappia cantare, così siamo allo stesso livello», dice l'attaccante del Milan. Per il resto il copione è da scrivere. «Devo essere Zlatan, non troppo programmato. So anche ballare, ma ballo meglio in campo». Paura di sbagliare? No, replica con la consueta sfrontata ironia. «Non è il mio mondo ma sono in buone mani e non sono preoccupato. Se sbaglio nessuno mi può giudicare perché non è il mio mondo. Se faccio bene, meglio: avrò un altro lavoro per dopo. Non ho paura».
Tra gli argomenti caldi della vigilia c'era poi la questione cachet, che secondo diverse indiscrezioni mai smentite ammonterebbe a 250 mila euro, 50 mila a serata. A sorpresa, sul finire della conferenza stampa, rispondendo a una domanda, si è lasciato sfuggire che finirà in beneficenza (come Maria De Filippi che fece Sanremo a costo zero per la Rai). «I soldi non sono importanti, nel mio mondo non mi serve nulla. Faccio questa cosa con il cuore per far vedere a tutti che sono grato a quello che l'Italia ha fatto per me. I soldi che entrano li diamo in charity (beneficenza), non vi preoccupate».
Sanremo è piccola e la gente mormora. «Hai visto dove sta Ibra?», dicono due storici ristoratori del lungo mare, con i tavoli mezzi vuoti per via del Festival blindato causa Pandemia. L'effetto valanga è immediato e non si parla che dell'Unknow ancorato in porto, lontano da occhi indiscreti, un 30 metri iper tecnologico che progettato dai cantieri Riva: dicono i beninformati che sia stato ritirato la scorsa estate e sarebbe costato 20 milioni di euro. Il calciatore e il suo staff alloggiano nelle cinque cabine, ma lo yatch comprende anche una palestra, un salone panoramico e un cocktail bar sul ponte superiore. Ancorato a pochi passi da lì, si dice ci sia anche la barca di Alex Del Piero.
«Ma Ibra ha anche a disposizione un appoggio all'Hotel Globo, il tre stelle attaccato all'Ariston dove alloggiano tra gli altri Amadeus, Fiorello e i Maneskin», dice un dirigente Rai a Panorama.it. Lì si potrà preparare per la serata visto che la gestione dei camerini quest'anno è parecchio complessa per via delle sanificazioni. A vestire il calciatore sarà il brand Dsquared2, con cui per altro ha appena lanciato una capsule collection (del resto, il calciatore ha la fissa per gli affari e da anni diversifica il più possibile i suoi investimenti). L'altra curiosità sul look riguarda i capelli: «Non si separa mai dalla piastra con cui, ogni mattina, si stira le ciocche che sembrano lisce, ma in realtà sono tutte un'onda», ha rivelato il settimanale Gente.
L'altro nodo della sua partecipazione, riguarda poi la questione allenamenti, ben prima dell'infortunio di qualche giorno fa. Anche in questo caso, la sua risposta è stata tranchant: «Tutti quelli che mi conoscono sanno che sono un professionista, sono gli altri che mi devono vedere come un esempio. Il mio obiettivo è aiutare il Milan». Ma perché ha accettato di fare Sanremo? «Per restituite all'Italia tutto quello che mi ha dato in tutti questi anni e non solo nel calcio. Mi hanno chiesto di fare Sanremo, ho chiesto "cos'è?". Mi hanno spiegato che è il più grande show che c'è in Italia e ho detto sì. Amadeus mi ha chiamato perché vuole spaccare ogni record». E ora vedremo che sorprese riserverà in scena.