Televisione
January 29 2022
Più 15% nelle tariffe dei listini pubblicitari di Sanremo 2022. A chi ancora si chieda perché la Rai scommetta così massicciamente sul Festival, una delle chiavi di lettura per arrivare a una risposta sta proprio in questa variazione, un ritocco all'insù che è il termometro per capire in che direzione va il carrozzone festivaliero. Perché sì, Sanremo è sempre Sanremo, fenomeno mediatico, sociologico e di costume - con sterzare verso l'isteria collettiva (a volte persino politica) che fanno dello show degli show un unicum al mondo - ma anche "tesoretto" dalle uova d'oro per le casse del Servizio Pubblico alle prese con un indebitamento finanziario netto (oltre 500 milioni) e un rosso in bilancio di circa 20. Chi è fermo al «sono solo canzonette» dovrebbe aggiornare il repertorio perché in ballo c'è molto di più: Sanremo pesa infatti da solo il 5% delle entrate annue di Rai Pubblicità e se nel 2021 si toccò la cifra record di 38 milioni di euro, uno in più del 2020, quest'anno l'asticella potrebbe salire ancora nonostante il forfait di Tim, che non sarà più sponsor unico, sostituito da Eni. Ecco quando costa il Festival e quanto incassa grazie alla pubblicità.
Quando si parla di Sanremo il «minima spesa, massima resa» viaggia su budget stellari, ovviamente, ma la longa manus dei tagli ha costretto i direttori artistici delle ultime edizioni a fare i conti con una sforbiciata della "cassa" disponibile. Compreso Amadeus, che ha già nel 2021 ha visto scendere da 18 milioni a 17,4 milioni i fondi a disposizione e che quest'anno deve giostrarsi con un ulteriore ribasso delle risorse disponibili (pare del 5%) non ufficializzate ma molto sussurrate a Viale Mazzini. Tradotto, significa meno soldi per ospiti e cast, trattative dimezzate, scelse cassate in partenza causa Covid e soprattutto per l'impossibilità di stare sul mercato: i cachet dei super big seguono criteri rigidi e fuori dalla promozione di un disco o di un film già è difficile mobilitare le star italiane, figuriamoci quelle internazionali. Portare a casa il "colpaccio" è complicato ma non impossibile e l'arrivo di Checco Zalone - uno che in tv ci va con il contagocce e che fa sempre comunque discutere - ne è la riprova.
Se il Festival costa dunque tra i 17 e i 18 milioni di euro, la spesa viene ampiamente coperta grazie alla pubblicità. «Sanremo si conferma l'evento con le coperture più ampie del mercato televisivo», spiegano da Rai Pubblicità. Che per Sanremo 2022 ha alzato l'asticella, aumentando del 15% i listini pubblicitari (in linea con il riposizionamento del prime time di Rai1), che di conseguenza dovrebbero portare ad un aumento complessivo della raccolta rispetto al 2021, e stimando una crescita del 10% degli ascolti (8 milioni 305 mila l'ascolto medio del 2021 e oltre 5 milioni i live streaming su RaiPlay). Tutto questo nonostante quattro break pubblicitari in meno nelle prime quattro serate, vista l'entrata in vigore della nuova normativa europea che pone un tetto agli affollamenti pubblicitari riducendo il monte secondi di pubblicità erogabile dai tre canali principali Rai tra le 18 e le 24. «Per preservare i break dell'evento Sanremo, nei giorni del Festival non ce ne saranno dalle 18 alle 20.30», come ha rivelato Il sole 24 ore. «Il primo break sarà appunto il Tg1 Speciale Sanremo alle 20.30», mentre salterà nelle prime quattro serate il break "Sanremo 5", alle 23, producendo un'interruzione in meno. Tutto normale invece al sabato, con un break in più all'1.50 non essendoci limiti dopo la mezzanotte. Ecco spiegato uno dei motivi per cui le serate dureranno molto oltre la mezzanotte: Amadeus e la Rai contano di chiudere all'1.20 da martedì al venerdì, mentre la finalissima chiuderà alle 2. Meglio preparare i thermos di caffè.