Televisione
March 04 2022
Profetico fu Fiorello che un mese fa predisse ironico: «Amadeus ha già accettato di fare il quarto e quinto Festival e io ci sarò. Lui ha preso casa a Sanremo, ha già fatto il rogito». Nemmeno il tempo di metabolizzare Sanremo 2022 ed è arrivato urbi et orbi l'annuncio dell'Ad della Rai Carlo Fuortes: Amadeus sarà il direttore artistico e il conduttore delle edizioni 2023 e 2024 del Festival della Canzone Italiana. Dall'Ama-ter al pokerissimo. Un colpaccio di quelli cui fino a pochi anni fa nessuno avrebbe mai creduto realizzabile da Amadeus, soprattutto da certa stampa e certa critica che lo derubricava a "mediano di successo".
«Sono felice e onorato della proposta dell’Amministratore Delegato Carlo Fuortes e del Direttore del Prime Time Stefano Coletta. Aver ricevuto adesso questa proposta mi permette di lavorare da subito. Non vedo l’ora di iniziare», ha commentato soddisfatto il conduttore, fresco di un incontro avuto questa mattina in Rai. «Mi hanno consigliato di mettere Amadeus sul cavallo della Rai. Per me squadra che vince non si cambia», aveva detto Fuortes nel corso della conferenza stampa finale di Sanremo 2022. E il sottotesto era sembrato chiaro a tutti: "proverò in ogni modo a convincerlo a restare in sella al Festival", pareva voler dire l'Ad. In tre anni è cambiato tutto, fuori e dentro la Rai. Si racconta che nell'estate del 2018 l'allora amministratore delegato Salini non fosse convinto di affidare il Festival ad Amadeus e che solo un pressing dell'ultimo minuto - e su più fronti, soprattutto quello di Rai Pubblicità - lo avesse indotto a cedere (si sussurra che Salini avrebbe tentato la carta Cattelan, frenata da un'indagine interna del marketing che evidenziava come il conduttore fosse poco conosciuto dal tradizionale pubblico Rai).
Meno di tre anni dopo, è tutto cambiato. Amadeus con cinque Festival consecutivi arriverà dunque a raggiungere i record di due colonne della tv italiana, Mike Bongiorno e Pippo Baudo, il primo negli anni '60 e il secondo negli anni '90. Roba da annali nazional-popolari, che farà fare un salto al conduttore. Che per altro la doppia riconferma se l'è guadagnata sul campo. Ha dimostrato una capacità inaspettata nelle scelte musicali, dalla vittoria di Diodato a quella dei Måneskin - diventati poi dei fenomeni globali -, per finire con quella del duo Mahmood e Blanco, che macinato successi e record di streaming. Ma le certificazioni coinvolgono molti degli artisti degli ultimi tre Festival, che pur essendo stati azzoppati dal Covid (niente concerti, zero live praticamente da due anni) hanno potuto godere della clamorosa visibilità ottenuta sul palco dell'Ariston. La scelta lungimirante in campo musicale si è intrecciata con ottimi ascolti - soprattutto nell'edizione che si è conclusa poche settimane fa - e una raccolta pubblicitaria da record con 42 milioni di euro (+10% rispetto al 2021). L'asticella è altissima, tocca ad Amadeus stupire ancora.