Personaggi
February 08 2023
La 73ª edizione del Festival di Sanremo si è conclusa con la vittoria di Marco Mengoni. Ma chi ha brillato in fatto di moda?
Conduttori e co-conduttrici: Amadeus ha proseguito il suo sodalizio con Gai Mattiolo fatto di giacche brillanti, mentre Gianni Morandi si è affidato all'eleganza di Giorgio Armani, con una particolare predilezione per il velluto. Tra le co-conduttrici, due hanno scelto di vestire Armani Privè (Francesca Fagnani e Paola Enogu) mentre Chiara Francini ha scelto di esaltare il suo naturale talento comico con abiti Moschino. Chiara Ferragni, protagonista della prima e ultima serata del Festival ha vestito rispettivamente Dior e Schiaparelli. Abiti manifesto, creati in collaborazione con il direttori creativi delle due Maison, che raccontano la forza della donna, oltre gli stereotipi.
Il vincitore: Marco Mengoni ha scelto di calcare il palco dell'Ariston in Versace. Una serie di completi in pelle nera e lo styling di Lorenzo Posocco hanno fatto vincere il cantante anche nella gara allo stile. Ha concluso il suo percorso sanremese in Versace anche Elodie (accompagnata da gioielli Tiffany&Co. e makeup Sephora) in un abito nero con una parte in pizzo. Super sensuale come le sue esibizioni durante la kermesse.
Il resto del podio: Lazza ha indossato Missoni, una serie di completi dal nero della prima serata al rosso della finale per interpretare la sua canzone Cenere. Mr Rain ha invece scelto GCDS di Giuliano Calza, accompagnato per l'ultima serata da gioielli Damiani. Ultimo, in bianco, ha indossato Emporio Armani mentre il quinto classificato, Tananai, ha vestito Gucci.
Menzioni speciali: Oltre al fascino di Elodie, a lasciare il segno durante questo Festival sono stati senza dubbio il duo Coma_Cose, vincitori del premio come miglior testo, che hanno scelto di vestire Vivienne Westwood per tutto il loro percorso sanremese. Dopo la proposta di matrimonio, condivisa sui social del duo, California ha calcato il palco dell'Ariston in un abito bianco candido. Un finale perfetto. Hanno lasciato il segno (e senza dubbio una scia di glitter) anche Paola&Chiara in Dolce&Gabbana, così come Levante in custom made Etro.
Il titolo di «più trasgressivo» va senza dubbio a Rosa Chemical che, ben prima del chiacchierato bacio con Fedez, si è presentato sul palco dell'Ariston con un plug anale in mano firmato MySecretCase. L'azienda ha risposto all'omaggio del cantante regalando sex toys durante la serata finale del Festival. Un inno all'amore e alla liberazione sessuale.
SECONDA SERATA
Un trionfo di lustrini durante la seconda serata del Festival di Sanremo a partire da Amadeus e Gianni Morandi (rispettivamente in Gai Mattiolo e Giorgio Armani).
Ad aprire la gara è stato il turno del giovanissimo Will in un completo total white firmato Emporio Armani e curato dalla stylist Giada Pezzolo. Sceglie Emporio Armani anche Kekko Silvestre, frontman dei Modà, mentre il resto della band veste Demas.
Francesco Mautone, stylist di Sethu, sceglie un total look Annakiki primavera/estate 2023 per il debutto del cantante sul palco dell’Ariston. Il ritorno degli Articolo 31 è invece in total white, due outfit gemelli firmati Iceberg, selezionati dalla stylist Ylenia Puglia e arricchiti dalle cravatte con dettaglio gioiello di Mani del Sud.
Giorgia prosegue il suo sodalizio con Dior e indossa una creazione di Maria Grazia Chiuri mentre Lazza sceglie - insieme allo stylist Simone Furlan - un total look Missoni, con dettagli in lurex, che rimanda al titolo della sua canzone Cenere.
Colapesce e Dimartino tornano sul palco del Festival con due completi Paul Smith, selezionati dallo stylist Giuseppe Magistro. Shari rischia l’inciampo sulla lunga scalinata nel suo strettissimo abito animalier Dolce&Gabbana (con stivali abbinati) mentre Madame sfoggia una creazione custom made firmata Off-White.
Marco De Vincenzo, direttore creativo di Etro, veste Levante in una tuta in pelle lavorata con motivi floreali. Cortissima e iper femminile. Tananai, con il suo stylist Nick Cerioni, sceglie un completo Gucci, ma è Rosa Chemical a stupire tutti con un top bustier di Moschino, accompagnato da un tailleur con strappi e spilli, anfibi e occhiali (tutto a cura di Simone Folli).
LDA indossa un abito custom made di Marine color blu elettrico con una pioggia di cristalli sulle spalle sagomate, ma a chiudere la serata con uno scintillio in più ci pensano Paola e Chiara Iezzi. Le due sorelle, di nuovo insieme, indossano Dolce&Gabbana e Swarovski. Una pioggia di paillettes a cura di Nick Cerioni.
Tra gli ospiti della serata, Francesco Arca - all’Ariston per presentare la fiction Resta con Me - in uno smoking di velluto di Kiton, Albano in Carlo Pignatelli, Drusilla Foer e Pegah Moshir Pour (quest’ultima in un abito custom made Atelier Emé).
La giornalista Francesca Fagnani, co-conduttrice per la seconda serata, sceglie invece tre abiti Armani Privè, accompagnati da gioielli Pasquale Bruni. Il trucco, mai sopra le righe, è merito di Armani Beauty.
PRIMA SERATA
Si è conclusa la prima serata del Festival di Sanremo, la più vista dal 1995. Fedeli o meno all’ormai sempre più chiacchierato Fantasanremo, i cantanti si sono sfidati sul palco dell’Ariston anche a colpi di look.
Ma iniziamo dal presentatore della serata, Amadeus, ancora una volta in Gai Mattiolo (la moglie, Giovanna Civitillo, in prima fila, sceglie per il terzo anno Rossorame), mentre il suo co-conduttore, Gianni Morandi, opta per un abito in velluto firmato Giorgio Armani. A inaugurare la gara è stata invece Anna Oxa (la cantante ha fatto sapere di non avere uno stylist o stilista di riferimento), in un ampio abito nero e capelli spettinati platino, seguita dal giovanissimo gIANMARIA in un completo camicia e pantaloni realizzato su misura da Massimo Giorgetti di MSGM. Al suo polso un braccialetto con un nodo blu, simbolo della lotta contro il bullismo.
Il brand di Giuliano Calza, accompagnato dallo styling di Minina Cornacchia, ha invece vestito Mr Rain in un completo nero custom realizzato in tweed con applicazioni di paillette all over e le scarpe della collaborazione GCDS x Clarks.
Marco Mengoni - con lo styling di Lorenzo Posocco - stupisce in un completo in pelle firmato Versace, seguito da Ariete (sempre con lo styling di Posocco) in Marni. Ultimo ha invece scelto di calcare ancora una volta il palco dell’Ariston indossano un look total black firmato Emporio Armani.
Il duo Coma_Cose, come anticipato dalla stylist Giorgia Cantarini, si è esibito indossato Vivienne Westwood, lui in un completo tartan, lei in un abito fasciante di paillettes oro. Un omaggio sentito, dopo la recente scomparsa dell’iconica stilista.
Trasparenze, piume e seduzione, caratterizzano l’abito di Elodie, firmato Maison Valentino. Anche qui, il tocco magico di Lorenzo Posocco non delude pubblico e critica. A completare il look il make-up di Daniele Lorusso, che per il Festival ha scelto di lavorare con Sephora. Leo Gassman sceglie invece la semplicità del completo giacca e cravatta - firmati Emporio Armani - ma con un raffinato omaggio al Festival, la cucitura della simbolica palma sulla camicia.
Non deludono (e come avrebbero mai potuto) i Cugini di Campagna, in un ensemble fatto di tute di paillettes argento e scarpe con la zeppa. Olly indossa un look vibes anni Cinquanta di Çanaku, reso contemporaneo nelle forme, un suit in fresco lana che mantiene invariate le lavorazioni sartoriali e reso divertente attraverso lo styling di Lorenzo Oddo.
Gianluca Grignani, con il suo stylist Marco De Luca, sceglie un look total black (con tanto di occhiali scuri) arricchito da dettagli brillanti sulle spalle. Tutto firmato John Richmond. I Colla Zio sono invece coloratissimi nei loro completi Bonsai, curati da Aurora Zaltieri.
Chiude la serata Mara Sattei in un incantevole abito in velluto nero dalla scollatura profonda firmato Armani Prive e accompagnato da gioielli Chopard.
Gli ospiti della serata, a partire dal contestassimo Blanco hanno indossato Dolce&Gabbana, Rick Owens (Mahmood), Giorgio Armani (Elena Sofia Ricci). Il look dell’orchestra è invece affidato ad Atelier Emé.
Ma la protagonista della prima serata è stata senza dubbio lei, Chiara Ferragni, in quattro abiti manifesto, disegnati a quattro mani con Maria Grazia Chiuri (direttore creativo di Dior) e coadiuvati dallo styling e la direzione artistica di Fabio Maria Damato.
Il primo look - «The Manifesto Dress» - è composto da un abito corolla in seta nero ispirato alla tradizione Dior e completato dalla stola-manifesto con ricamato il claim «Pensati Libera». A seguire, «The Shameless Dress» riporta l’attenzione sui diritti delle donne, del loro corpo e su come disporre del corpo femminile delle stesse sia, purtroppo, ancora considerato discusso e discutibile. Il vestito in tulle color carne riproduce con un ricamo trompe l’oleil il corpo di Chiara Ferragni senza veli, «naturale e liberato da quella vergogna che hanno sempre imposto a tutte, a partire da Eva, la prima donna della storia indotta a provare vergogna».
«The Hate Dress» nasce dai commenti di odio che la Ferragni riceve ogni giorno sui social. Queste parole «nere», ricamate su un peplo bianco raccontano, come la pagina di un libro, quel disprezzo infruttifero contro il quale lottare ogni giorno. L’ultimo abito, «The Cage» nasce per liberare le nuove generazioni dagli stereotipi di genere nei quali spesso le donne si sentono ingabbiate. Si tratta di un abito haute couture composto da una tuta in jersey ricamata di strass, intrappolata in una gonna di tulle che prende ispirazione dall’opera di Jana Sterback.
A completare ogni look, il make-up firmato Lancome a cura di Manuele Mameli e il nuovo taglio più corto, merito di Patti Bussa.