Sanremo 2023: il doppio colpo di Amadeus, arrivano Mattarella e Benigni

Il colpaccio grosso di Amadeus si chiama Sergio Mattarella. «Ho il piacere e l’onore di annunciarvi che questa sera sarà presente in sala il presidente della Repubblica», rivela Amadeus in apertura della conferenza stampa che precede la prima serata di Sanremo 2023, quella di martedì 7 febbraio, spiazzando tutti con una “carta segreta” che azzera persino le polemiche politiche sul discorso di Zelenski (poi diventato una lettera). Una prima volta che ha del clamoroso: se alla prima della Scala è una certezza, mai un presidente della Repubblica si era visto in platea all’Ariston. «È il settantacinquesimo della Costituzione Italiana, ha partecipato ad altre iniziative e noi vogliamo farlo mischiando cultura alta e a quella popolare, e il Festival lo è. È un’attestazione di un evento che riguarda tutti», spiega il consigliere della comunicazione del Quirinale, Giovanni Grasso, che ha trattato l’approdo presidenziale in Riviera con il manager della tv Lucio Presta e la riservatezza delle grandi occasioni. Il primo contatto ci fu proprio durante il Festival di due anni fa, quando arrivò a sorpresa una telefonata di Mattarella per salutare Amadeus. E per celebrare un arrivo così blasonato, Amadeus ha messo sul piatto prima l’Inno Nazionale cantato da Gianni Morandi («ma lo scopre ora, lo sto dicendo davanti a tutti voi», svela Amadeus) poi Roberto Benigni, che torna per l’ennesima volta (l’ultima volta nel 2020, ma prenderà molto meno dei 300mila euro che avrebbe incassato quell'anno, precisano dalla Rai), questa volta per celebrare i 75 anni della Costituzione con una lettura che durerà tra i 10 e i 15 minuti.

Il presidente assisterà, modello prima della Scala, con la figlia Laura. «Ma la serata è lunga non credo resterà a tutta la puntata. Poi torna a Roma», fa sapere Grasso. Ci voleva Mattarella, dunque, per eclissare l’altro arrivo molto atteso, quello di Chiara Ferragni, che porta in dote il suo tesoretto di 28 milioni di seguaci sui social e in attesa di capire quanto la sua presenza inciderà sugli ascolti (quasi mai gli influencer spostano share), anticipa che nel suo “monologo” («me lo sono scritto da sola») potrebbe lanciare un messaggio contro gli haters e la violenza sui social. «Invito sempre a non ascoltare la gente che ti butta fango addosso. Lo so che è normale sia così perché mi espongo 24 ore al giorno. Il mio punto di vista è quello di andare avanti e non dare attenzione a tutte le persone che hanno qualcosa da ridire per qualsiasi cosa io faccia. Io voglio dare un messaggio chiaro», fa sapere. Per il resto, esclude che la tv possa essere il suo futuro: «Non penso che sia il mio linguaggio, ma mai dire mai nella vita». Del resto, tra business e collaborazioni, lo smartphone per lei è ben più redditizio del piccolo schermo. «Tutti la conoscono dentro un telefonino, capiranno che è straordinaria: sono tutti sorpresi del suo modo di essere sé stessa, molto professionista. Volevo provare a farla cantare ma non ce l’ho fatta», svela Morandi, in veste di zio affettuoso.

Quanto alla scaletta della prima serata e gli ospiti, ad aprire la gara sarà Anna Oxa. «Questo è il Festival della contaminazione», dice Stefano Coletta, il direttore del Prime Time Rai. Dalla Mattarella a Coletta, più contaminazione di così, non si può. Dopo di lei, ad esibirsi saranno Ariete, Colla Zio, Coma Cose, Cugini di campagna, Elodie, Grignani, Gianmaria, Leo Gassmann, Mara Sattei, Mengoni, Mr Rain, Olly e Ultimo. Sul fronte ospite, questa sera tocca a Mahmood e Blanco – fil rouge inevitabile dopo il trionfo del 2022 -, poi ci sarà la reunion dei Pooh e per riequilibrare anagraficamente si passerà poi a Salmo, dal palco sulla nave sponsorizzata ormeggiata di fronte alla costa di Sanremo. Sull’altro palco, quello di Piazza Colombo, si esibirà invece Piero Pelù. Si torna poi all’Ariston con Elena Sofia Ricci, per presentare la nuova serie tv Fiori sopra l’inferno.

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