Food
October 31 2024
Si sa, nella famiglia del mare, lo scorfano (pur essendo un pesce prelibato) non si distingue di certo per il proprio fascino; la pelle ruvida, il corpo tozzo e i suoi aculei, lo relegano agli ultimi posti per bellezza e grazia di tutta la fauna ittica.
E proprio per proporre una nuova immagine a un pesce per natura brutto e triste, regalandogli un sorriso, nasce il nome “Scorfano allegro”.
Siamo sulla splendida spiaggia di Golfo Aranci, all’inizio della Costa Smeralda, dove esattamente vent’anni fa, Antonello Zedda e sua moglie Rita Musella, diedero vita a un’idea imprenditoriale, trasformando un piccolo chiringuito di legno, in un delizioso ristorante, sulla spiaggia, dove si può mangiare quasi con i piedi sulla sabbia, o nella sala “acquario”, un incontro di vetrate da cui ammirare tutto il panorama.
Per Rita e Antonello, fare ristorazione, significa partire dalla produzione, trasformando la materia prima (di massima qualità) in prodotto finito. Ne sono testimonianza pasta, grissini, pane carasau, preparati rigorosamente in casa.
Leggendo il menù, c’è solo l’imbarazzo della scelta; perdendosi tra delicate tartare, fregola ai crostacei e maccarones de punzu, si deve assolutamente provare il loro risotto mantecato al finocchietto e gamberi rossi. Premiato dall’Accademia della Cucina con un punteggio altissimo, il segreto è tutto nella mantecatura, grazie a un perfetto equilibrio di ingredienti, che, ovviamente, non sveleremo.
Mare, atmosfera, ospitalità, sapori: con questo geniale amalgama di ingredienti, non è difficile capire come, anche lo scorfano, possa essere diventato allegro.