Lifestyle
November 13 2014
Campionato 1994, ultima gara della stagione, la Formula 1 fa tappa in Australia. Si corre sulla pista cittadina di Adelaide, che si snoda lungo il Parco della Vittoria, tra alberi e prati, tribune e grattacieli. La lotta per il titolo è un punto interrogativo appeso all'entrata dei box. Michael Schumacher (Benetton) è in vantaggio di un punto su Damon Hill (Williams): 92 a 91. Loro in alto, tutti gli altri giù, molto più giù, a giocarsi il gradino più basso del podio con meno della metà dei punti. La Formula 1 è in lutto da mesi. Ayrton Senna non c'è più, vittima di un destino che si chiama Tamburello, come la curva maledetta di Imola. Si va avanti perché lo spettacolo deve continuare. Si avanti perché così raccomanda la vita. Inizia la corsa e i protagonisti sono sempre loro, Schumacher e Hill. Il primo guida, l'altro insegue.
Poi, al giro 36, la svolta che decide la gara e il campionato. Il pilota tedesco tocca un muro, quindi ritorna in pista e nella curva successiva chiude la strada al rivale. Fuori uno e fuori l'altro. Schumacher vince il titolo e Hill è nero di rabbia. Era il 13 novembre del 1994, vent'anni fa esatti. E' per celebrare quel ricordo e per dare fiducia e speranza a un domani ancora tutto da interpretare che lo staff del 7 volte campione del mondo ha deciso di riportare in vita il suo sito internet, www.michael-schumacher.de. L'albo dei ricordi di un fuoriclasse del volante, uno dei più grandi di sempre. Il punto di raccolta per i milioni di sostenitori che per anni l'hanno seguito e applaudito sulle piste di tutto il mondo e che dal 29 dicembre 2013, giorno della disgrazia sugli sci, gli sono vicini con il cuore e con la memoria.