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December 31 2021
L’ultimo ‘botto’ del 2021 è stato l’annuncio di Arnold Schwarzenegger e Maria Shriver dell’ufficializzazione del loro divorzio.
Epilogo di una relazione affascinante quanto lo sono le gesta che precedono i protagonisti.
Non una gran notizia in sé, visto che la decisione del giudice californiano giunge dopo dieci anni esatti dalla loro chiacchierata separazione, coincisa con le dimissioni di Schwarzy da governatore del più popoloso dei 50 stati della federazione americana e con la scoperta del figlio segreto dell’ex Terminator, avuto con la governante dell’epoca.
Si è comunque saputo che i due hanno raggiunto un accordo consensuale e pure questo non stupisce, visto che la coppia ha saputo, con rara responsabilità, conservare un rapporto quasi amichevole nell’interesse dei loro quattro figli, tanto che Maria Shiver, giornalista ( per la cronaca imparentata con i Kennedy, essendo nipote di JFK ) e Schwarzy sono stati immortalati assieme alle lauree dei ragazzi, hanno trascorso molteplici vacanze in famiglia e Maria ha pure presenziato al 73mo compleanno dell’ex star di Hollywood.
“Vabbè, grazie, son capaci tutti di andar d’accordo se poi arriva una liquidazione da centinaia di milioni di Euro”, dirà qualcuno.
Non è proprio così, l’esperienza insegna che proprio laddove i divorzi celebri toccano questi apici di ‘sostanza’, la guerra dei Roses si fa ancora più aspra e senza esclusione di colpi, altro che vacanze assieme.
Ecco quindi che l’esempio di Arnold e Maria mi riconcilia con un una realtà che non è frequente incontrare ma che talvolta accade: il divorzio non è necessariamente l’inizio di una guerra, ma di una pace.
Per capirci, nell’epoca Olocene in cui siamo ( o Antropocene per alcuni scienziati) dove l’uomo sta modificando molto velocemente ogni caratteristica ambientale , dai suoli al clima, il bene in questa vicenda ha trionfato oltre le più rosee aspettative.
Esempi ve ne sono anche tra altre celebrità, da Ben Affleck e Jennifer Garner che trascorrono ancora assieme le vacanze con i loro tre figli, a Gwineth Paltrow e Chris Martin dei Coldplay che non perdono una ricorrenza assieme con i figli.
Che grande bellezza andare d’accordo dopo la rottura di un matrimonio.
E come un Hibakujumoku (l’albero scampato alla bomba atomica e considerato l’inno vivente alla forza della vita) speriamo che la forza dell’amore sia la radice per questo 2022, battezzato da un numero spaventoso, mai visto, di contagi da coronavirus, riportando in auge i giorni dell’angoscia del 2020, in un incubo senza fine.
Le brutture del mondo, indipendenti da noi, sono tante e tali che possiamo noi stessi aiutarci a non complicarci la vita da soli.
Facile a dirsi, impossibile a farsi.
Vero, ma almeno proviamoci, dando retta al buon senso e, magari, ai consigli degli psicologi che hanno teorizzato gli enormi benefici, per sé e per i figli coinvolti nella separazione, di ricostruire un rapporto di tregua, persino di pace, con accettazione della fine dell’amore precedente.
Per giungere a questo punto occorre attraversare molti ‘stadi’ e il traguardo si raggiunge quando si superano, in sequenza: il divorzio emozionale (che rappresenta il fallimento del progetto di vita instaurato con il matrimonio), il divorzio legale (quello ufficializzato in Tribunale), il divorzio economico (ossia il cambiamento di status precedente, a livello di equilibri economici pregressi), il divorzio comunitario (quindi la cessazione della convivenza e delle precedenti abitudini), il divorzio genitoriale (abbandonando la conflittualità che impedisce un sereno accordo educativo nella gestione della prole) e si approda, alla fine, al divorzio psicologico, ossia la separazione di sé dalla personalità e dall’influenza dell’ex coniuge (così la chiamava Bohannan già nel 1973).
Superati tutti questi stadi, è possibile riavvicinarsi e tornare a dialogare, accettando la nuova vita dell’ex e abbandonando le recriminazioni e i retro-pensieri che avvelenano il cuore e ostacolano la vera svolta psicologica.
Ne beneficeranno infinitamente i figli, loro malgrado coinvolti nella separazione dei genitori, con una sofferenza che è tale siano essi piccini o maggiorenni, ma ne trarranno inaspettati vantaggi anche i protagonisti, liberati da astio, vendetta e recriminazioni.
Inutile sperare che il 2022 cambi la rotazione del globo e porti amore e pace in ogni famiglia, ma almeno usiamo il paradigma di Maria e Schwarzy come modello cui tendere nell’anno nuovo.
Buon anno.