Lifestyle
March 03 2014
In piega come un motociclista. Veloce, tanto sulla neve quanto in autodromo al volante della sua nuova Bmw Z4 GT3: con il suo monosci Alex Zanardi ha dato filo da torcere a Matteo Sacchi, Esteban Farias e Alessandro Varotto, i ragazzi della squadra agonistica SlalomAbile pronti a partecipare ai Campionati Italiani Disabili Fisip in scena il 23 marzo a Prato Nevoso (Cn).
Ha preso così il via sulle piste nuovamente imbiancate di Sauze d’Oulx (To) l’undicesima edizione di SciAbile, il progetto - parte del Programma di Corporate Social Responsibility del gruppo Bmw Italia - di cui il pilota e campione paralimpico è testimonial dal 2003. “In undici anni ho visto questi ragazzi crescere, migliorare, appassionarsi. Competenza e professionalità si sono affinate, le attrezzature, sempre più aggiornate, sono ora in grado di offrire nuove opportunità a quanti vogliono trasformare una semplice bella giornata sugli sci in un’esperienza più competitiva. E io tifo per loro”, afferma Alex Zanardi.
La squadra agonistica SlalomAbile è nata appena un anno fa grazie anche al sostegno del gruppo Bmw Italia, che ha creduto sin dall’inizio nell’iniziativa: “Quando entriamo a far parte di un progetto, lo facciamo con grande serietà e impegno. SciAbile è davvero importante per noi, un impegno duraturo che ha portato grandi soddisfazioni. Protagonisti, oltre ai ragazzi, sono anche i maestri della Scuola Sci Sauze d’Oulx Project che ci permettono di raccogliere i frutti della nostra partecipazione”, commenta Roberto Olivi, corporate communication manager di BMW Italia.
“Di questi tempi è dura per tutti e, passatemi la battuta, bisogna stare con i piedi per terra”, scherza invece Alex Zanardi. “Dare la possibilità ai ragazzi di rimettersi in gioco non sarebbe possibile solo con il semplice entusiasmo: servono anche le risorse. E il fatto che dopo 11 anni siamo ancora qui a portare numeri sempre crescenti e a raccontare di giovani che si sono messi addirittura a fare gare testimonia il fatto che il progetto SciAbile è sinonimo di grande serietà”. Una bella idea che aiuta anche a far conoscere le potenzialità di uno sport ovviamente protagonista alle Paralimpiadi invernali 2014, in programma a Sochi dal 7 al 16 marzo con presenti ben 34 atleti azzurri.
“Il livello cresce ogni anno e la verità è che questo non è più lo sport delle persone con problemi. Gli atleti che competono sono sempre più forti e diventa difficile primeggiare”, afferma ancora Zanardi. “In ogni caso, questi sono ragazzi che si sono messi in gioco, hanno voluto provare a trasformare il proprio disagio in un’opportunità. Non hanno detto ‘vada come vada’, ma ‘ci provo’: riuscire a competere, magari salendo anche sul podio, è quindi un atteggiamento da stimare, indipendentemente dai risultati”. Zanardi non manca poi di sottolineare la necessità di un maggiore impegno nel promuovere questo tipo di attività: “Purtroppo in Italia non facciamo abbastanza per coinvolgere i giovani e al momento i risultati migliori sono ottenuti da atleti di lunga esperienza. Io stesso ho 47 anni: le Olimpiadi di Rio del 2016 sono un sogno, ma potrei sempre avere un crollo verticale”, ironizza. “Tengo allora le dita incrociate e invio un grande ‘in bocca al lupo!’ agli atleti azzurri, in particolare a Francesca Porcellato, che cercherà di bissare la medaglia d’oro conquistata a Vancouver nello sci di fondo”.