(Nicolò Camp, LightRocket via Getty Images)
Salute

Scuola, le norme per la riapertura

Le scuole vanno riaperte: il 14 settembre gli studenti devono poter tornare sui banchi nella condizione di maggior sicurezza possibile. Il "come" questo avverrà è ancora terreno di studio e di confronto tra presidi e istituzioni. Perché per precisa volontà del Ministro Lucia Azzolina saranno propri i presidi coloro che potranno e dovranno decidere come muoversi per rispettare regole e paletti che si trovano sparpagliati in una pletora di documenti che, di settimana in settimana, si sommano e sovrappongono.

IL DOCUMENTO DEL CTS

Rapporto+Scuola+2020-2021+CTS.pdf

C'è, ad esempio, il piano scuola 2020/21, ma anche il protocollo per la riapertura in sicurezza, l'ordinanza per la didattica digitale integrata, le linee guida 0-6 e poi ancora i verbali del Comitato tecnico scientifico e le circolari dei ministeri dell'Istruzione e della Salute oltre alle note locali degli uffici scolastici territoriali e a tutti gli articoli dedicati alla scuola contenuti nel Decreto Rilancio e nel Decreto Agosto.

Migliaia di fogli su cui i dirigenti scolastici delle 40.749 scuole sparse sul territorio nazionale stanno perdendo il sonno con lo scopo di trovare, se non altro, una direzione comune da percorrere per non arrivare al cortocircuito logistico sanitario che potrebbe portare una riapertura avventata, controproducente e mal organizzata delle scuole.

Mascherina

Tra i punti fermi c'è quello dell'obbligo d'indossare la mascherina dai sei anni in poi in tutti gli spazi comuni, in entrata e uscita e in aula. Il vincolo vale per tutti: studenti, genitori, bidelli, insegnanti e personale scolastico.

Banchi

Unica eccezione all'utilizzo della mascherina è quando studenti e professori sono seduti al banco e in cattedra. Lì la mascherina si potrà togliere, ammesso che sia garantita la distanza di un metro tra banco e banco. La misurazione dovrà essere effettuata da centro del banco a centro del banco prendendo il considerazione le ormai mitologiche "rime buccali" degli studenti. Poi c'è il capitolo "banchi monoposto". Tra metà settembre e fine ottobre arriveranno 2,5 milioni di nuovi banchi reperiti dal commissario straordinario Domenico Arcuri tramite una gara d'appalto non senza polemiche che si è conclusa il 12 agosto. Ammesso e non concesso che le ditte che non hanno vinto l'appalto non facciano ricorso bloccando tutto, i tempi di distribuzione non sono ancora stati definiti e neppure le modalità di comportamento da adottare fino a quando i banchi non saranno a disposizione.

Spazi alternativi o orari scaglionati

Vista la necessità di diminuire il numero degli studenti nelle classi (per mantenere il distanziamento sociale di un metro tra alunno e alunno ) è fondamentale aumentare il numero dei luoghi in cui poter svolgere le lezioni. Tra presidi e istituzioni locali è in corso un confronto per mettere a disposizione (e a norma) luoghi dismessi di proprietà di comuni e regione sotto pagamento di un affitto che dovrebbe essere coperto dai finanziamenti messi a disposizione dal Governo per la scuola. Se al nord la ricerca di questi spazi sembra stia dando i suoi frutti la criticità maggiore è al sud dove si sta vagliando l'idea della didattica frazionata e suddivisa sui 6 giorni con possibilità di effettuare turni anche pomeridiani.

Nuove assunzioni per i docenti

Visto la moltiplicazione delle classi dovrebbero aumentare anche i docenti. Al momento dovrebbero essere 187mila le supplenze già approvate con un ulteriore stanziamento di 977 milioni per assumere altro personale come stabilito dal decreto rilancio. Alla fine, però, le nuove assunzioni dovrebbero essere 40mila e non 50 mila come annunciato all'inizio dell'emergenza con un vuoto di 10.000 unità.

Scuolabus e trasporti

Per accedere allo scuolabus servirà la mascherina che andrà tenuta per tutto il viaggio. Inoltre all'interno del mezzo bisognerà rispettare il metro di distanza e solo i fratelli o i bambini che vivono sotto lo stesso tetto potranno sedersi uno accanto all'altra. In questo modo, però, Regioni ed enti locali hanno già fatto presente che rischia di mancare all'appello il 50% dei mezzi necessari e che, per reperirli (ad esempio usando i bus turistici) servono più risorse. Unica possibilità per viaggiare a pieno carico è quella che il percorso duri meno di 15 minuti.Mense scolasticheAltro nodo da risolvere è quello legato alla fruizione delle mense scolastiche. Bisognerà organizzare dei turni e qualora i locali adibiti a mensa fossero riconvertiti ad aule didattiche bisognerà pensare all'idea del lunchbox e a porzioni monodose sigillate con materiale usa e getta.

La sanificazione

Giornalmente dovrà essere disposta la sanificazione di tutti i locali scolastici a partire dai bagni passando dai laboratori per finire con le aule, le palestre, l'androne e le zone di maggior contatto come maniglie, finestre e sedie. Ogni istituto dovrà dotarsi di igienizzante e di personale sufficiente per garantire la quotidiana e perfetta sanificazione.

Didattica a distanza e non

A momento la possibilità di adottare didattica a distanza via web è presa in considerazione (in via parziale o eccezionale) solo per le scuole superiori.

Il ruolo della famiglia

Visto che il Governo non ha disposto di dotare le scuole di scanner per la misurazione della febbre all'ingresso della scuola le famiglie dovranno farlo ogni giorno a casa. In caso di temperatura superiore ai 37.5 gli studenti dovranno restare a casa e avranno l'obbligo di avvisare tempestivamente l'istituto.

In caso di contagio

Resta infine da capire cosa fare in caso uno studente venisse trovato positivo al Covid 19, quando e se scatta il lockdown e se questo riguarda l'intera classe o tutta la scuola. Inoltre bisogna pensare di dotare gli istituti di presidi sanitari permanenti dove poter far pervenire eventuali sospetti di Covid sia tra gli alunni sia tra il personale scolastico.

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