Sport
April 19 2014
Il paradosso è che nel suo campionato Clarence Seedorf meriterebbe non un posto in Europa League ma addirittura la qualificazione al preliminare di Champions. Magari senza aver dato spettacolo e attraversando anche momenti di crisi e dubbi. Però i numeri sono lì e sono difficili da smentire anche da chi lo vuole lontano da Milanello a dispetto del contratto per altre due stagioni (scade il 30 giugno 2016) e delle promesse di gennaio, quando sembrava che l'olandese dovesse semplicemente gestire il finale di questo campionato progettando il nuovo corso.
Non è così e pesano anche le eliminazioni contro l'Atletico Madrid e, soprattutto, l'Udinese in Coppa Italia. Pesano i rapporti difficili con parte dello spogliatoio, il gelo con Galliani, le richieste giudicate eccessive per lo staff in un club che sta attuando una pesante spending review e anche il filo diretto con Silvio Berlusconi che non è piaciuto al resto della società. Alla fine Seedorf pagherà tutto questo, ma i numeri non potranno tradirlo perché quelli parlano di un girone di ritorno percorso a velocità di crociera più che accettabile.
Dalla 20° giornata, quando si è seduto sulla panchina di Allegri che lo aveva lasciato 11° con 22 punti e a 10 lunghezze dalla zona Europa League, Seedorf ha messo tutti dietro con l'eccezione di Juventus e Roma. Una corsa a strappi, ma con una tendenza chiara. Ha già superato il numero di punti fatti dal predecessore (29 contro 22), accorciato la distanza dalla sesta posizione che porta in Europa (virtualmente raggiunta) e sistemato la fase difensiva che con Allegri si era ridotta a una specie di colabrodo. Nelle ultime 5 giornate (chiuse con altrettante vittorie) i gol subiti sono stati solo 2 ed entrambi in trasferta contro Lazio e Genoa.
Ecco la classifica del girone di ritorno, periodo di permanenza di Seedorf sulla panchina rossonera: Juventus 38, Roma 35, Milan 29, Napoli 26, Parma, Atalanta e Lazio 25, Inter 24, Torino 23 e Fiorentina 21 per restare alle squadre che occupano la parte alta della graduatoria. Un passo da preliminari di Champions League se non fosse per la zavorra accumulata da Allegri nella prima metà della stagione. Numeri buoni per alimentare il rimpianto con una domanda. Anche un anno fa la squadra accelerò da gennaio in poi e in panchina c'era Allegri. Seedorf ha cambiato il Milan o sarebbe andata comunque così?
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